In vista della scadenza delle “patto di sviluppo” fissata per il prossimo 31 dicembre il comitato esecutivo, nel corso della sua ultima riunione, ha deliberato la convocazione del Comitato Direttivo per il 30 novembre per pronunciarsi sul futuro del Distretto.
Dai lavori è emersa la chiara ed unanime volontà di avviare un dibattito sulla evidente necessità di rimodulare il “patto” alla luce delle modificate e più marcate esigenze delle imprese, delle previsioni contenute nella programmazione 2014/20 e della non più procrastinabile esigenza di consolidare il ruolo della struttura distrettuale quale “cabina di regia” della filiera lattiero-casearia. Filiera di straordinaria importanza per la vita ed il futuro della Sicilia, da difendere e da rilanciare in considerazione del suo peso economico, territoriale e sociale. Una filiera con possibili incoraggianti prospettive se si tiene conto delle non indifferenti potenzialità della zootecnia siciliana, della indiscutibile vocazione imprenditoriale dei nostri allevatori, della straordinaria qualità delle nostre produzioni tradizionali e tipiche dei nostri territori e se si tiene conto che la produzione lattiero casearia dell’isola copre in atto solo il 20 % dei consumi.
Una filiera che ha bisogno però di dimostrare la capacità di “fare sistema” attraverso concrete iniziative di produttiva organizzazione economica, di una efficace organizzazione al suo interno che faccia perno sulla collaborazione fra le imprese del settore e, principalmente, di una diversa e maggiore attenzione da parte della Politica e del Governo Regionale che dovrà mettere in condizione i produttori di alleviare i costi di produzione anche attraverso un concreto, tempestivo ed efficace utilizzo dei fondi assegnati dalla Unione Europea e di potersi difendere dalla sleale concorrenza delle produzioni importate senza controlli e senza regole. Ribadita in proposito la necessità di accelerare lo sblocco delle procedure per l’accesso delle imprese che producono formaggi e latticini esclusivamente con latte siciliano, al marchio Qualità Sicura – Sicilia per i quali il Distretto ha già preparato e presentato all’assessorato regionale per l’agricoltura ben 18 “disciplinari di produzione” di altrettanti formaggi tipici e tradizionali dell’isola.
Il Comitato, inoltre, nel prendere atto dell’insediamento del nuovo Governo Regionale, ha approvato un documento, contenente alcune specifiche richieste (prezzo del latte, controlli sui prodotti importati e sulla etichettatura dei formaggi e dei latticini in commercio, approvazione dei disciplinari per l’accesso al marchio “QS.Sicilia”, sblocco del nuovo PSR, ecc.) e viene chiesta al neo assessore regionale per l’agricoltura on. Antonello Cracolici, la fissazione di un incontro coi rappresentanti del Diprosilac per un confronto quanto più concreto possibile sulla “questione zootecnica e lattiero-casearia” siciliana e per la individuazione di iniziative a difesa e a sostegno delle imprese attraverso la massima e produttiva valorizzazione del ruolo del Distretto per l’utilizzo dei Fondi Comunitari nell’interesse degli allevatori, delle imprese e dell’intera filiera e di conseguenze dell’economia, del territorio e della società della nostra Regione. Ha dato altresì mandato al presidente di raccordarsi con gli altri Distretti del “coordinamento regionale dei distretti produttivi dell’agroalimentare e della pesca” per incontrare il neo assessore regionale delle attività produttive Mariella Lobello per definire il percorso per la valorizzazione del ruolo dei Distretti Produttivi siciliani e per la definizione delle procedure per il rinnovo dei “patti” in scadenza.