LA CULTURA DELLA CITTA’ DI RAGUSA CONTINUA AD ESSERE PICCONATA DALLE SCELTE INFAUSTE DELL’AMMINISTRAZIONE A CINQUE STELLE, LE DURE CRITICHE DEI CONSIGLIERI PD D’ASTA E CHIAVOLA

Mario Chiavola e Mario D'Asta

Continua la scia nera di cui è responsabile l’Amministrazione 5 Stelle di Ragusa e che sta prevedendo un duro, durissimo attacco alla cultura, un importante settore della società civile. “Di qualche giorno fa – dicono i consiglieri comunali del Pd Mario D’Asta e Mario Chiavola assieme al responsabile Cultura della segreteria di Rinascita Democratica, il maestro Franco Cilia – la notizia del bando andato a vuoto per la gestione dell’auditorium-teatro dell’istituto scolastico Quasimodo.

Le scelte operate dall’Amministrazione pentastellata non convincono nessun operatore culturale e nessuna compagnia teatrale non solo della città ma anche del resto d’Italia. Nessuno si è presentato alla scadenza dei termini di un bando che era praticamente vessatorio e di cui non si intravedeva alcuna lucidità anche in fatto di scelte politiche. Si è pensato solo ad oneri eccessivi e pesanti incombenze per gli eventuali gestori. Il risultato? L’ennesima gara andata deserta, l’ultima di un elenco ormai infinito che nel corso degli anni di Amministrazione a 5 stelle ha visto bandi e gare d’appalto importanti che vanno dalla gestione del canile al servizio di igiene ambientale, ma andate deserte con il conseguente affidamento in proroga. Per la serie si vuol cambiare tutto per non cambiare nulla. E mentre è calato definitivamente il silenzio sul futuro del Teatro Marino, il settore della cultura è praticamente sotto scacco. Lo si è visto anche rispetto alle recenti scelte politiche operate. Vergognosamente, dopo 21 anni di incessante attività, la Giunta grillina ha deciso di cancellare totalmente il contributo alla stagione concertistica Melodica dopo aver tra l’altro avuto la tracotanza e la faccia tosta di fare una conferenza stampa in cui l’assessore al ramo Stefania Campo si è riempita la bocca annunciando sostegni e offrendo plausi per l’attività culturale svolta. Ma alla fine dal sindaco Piccitto e dallo stesso assessore Campo neppure un euro per questo significativo evento culturale che ha avuto il pregio, in questi anni, di diffondere la musica classica anche tra i giovani. E purtroppo, a ben guardare le ultime delibere dell’Amministrazione comunale, stessa sorte è toccata anche alla rassegna musicale Ibla Classica International. Anche in questo caso l’Amministrazione 5 stelle ha deciso di tagliare ogni contributo economico. Ad oggi, a rassegna ormai avviata, non c’è infatti uno straccio di delibera, la cartina tornasole di scelte becere e decisamente sbagliate che non vogliono far crescere culturalmente la collettività. Già in estate si era registrata la riduzione economica ad un’altra iniziativa culturale che da anni porta in giro per il mondo il nome di Ragusa. Parliamo del concorso internazionale Ibla Grand Prize quest’anno messo in difficoltà proprio a causa della riduzione dei contributi. Stessa sorte è toccata anche al festival letterario A Tutto Volume e, a quanto ci dicono, anche al festival Ibla Buskers. E come dimenticare la rassegna teatrale Palchi Diversi della Compagnia Godot a cui il Comune offre di tanto in tanto degli spiccioli nonostante la varietà degli spettacoli? Zero sostegno, invece, per la stagione teatrale al Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla. Picconate su picconate al mondo della cultura cittadina, ad iniziative consolidate e che hanno sempre funzionato e coinvolto migliaia di persone. Sentire, come accaduto di recente, l’assessore Campo essere perfino compiaciuta del fatto che queste iniziative, vedi Melodica, si possono reggere esclusivamente sulle spalle dei privati organizzatori è davvero ributtante. La cultura ha costi e anche elevati. Siamo d’accordo che il Comune non può sostenere tutto e tutti, ma diventare praticamente latitante è assurdo. E lo è ancor di più alla luce di altre chiare scelte politiche. Perché l’Amministrazione a 5 stelle di Ragusa piange miseria sulla cultura dicendo che non ci sono soldi ma poi, e le delibere pubbliche lo dimostrano, i soldi si trovano per organizzare cartelloni estivi dalla dubbia efficacia e perfino nuovi festival che magari offrono visibilità momentanea a qualche amico sostenitore. Anche in questo caso non siamo per demonizzare le nuove iniziative ed anzi abbiamo anche plaudito, ma certamente non lo si può fare a discapito di altre attività, con la volontà di scegliere solo ed esclusivamente gli spettacoli di piazza, non sempre tra l’altro ad ingresso gratuito ma perfino con la necessità per il cittadino di dover pagare un biglietto tutt’altro che “politico”. In questi anni di scelte grilline, il settore della cultura è stato praticamente messo sotto attacco arrivando addirittura quasi alla censura. Come non ricordare la diatriba con il maestro Franco Cilia. Non si vedono prospettive, non c’è una programmazione definita, non c’è strategia e non c’è soprattutto nemmeno promozione adeguata. In compenso i social sono invasi dalle foto sorridenti dei nostri assessori convinti di aver compiuto scelte positive ma che alla fine impoveriscono culturalmente la collettività. Crediamo a questo punto che il sindaco Piccitto debba valutare bene quanto la sua stessa Amministrazione ha finora messo in atto. Un disegno folle che deve essere stoppato e modificato opportunamente. Si riconfronti con il suo assessore alla cultura Stefania Campo e verifichi se non sia arrivato il momento di restituirla ai suoi impegni familiari e professionali piuttosto che continuare a picconare la cultura”.

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