Trapani: “Terrazza d’Autore”, rassegna letteraria curata da Stefania La Via e Ornella Fulco, presenta la raccolta poetica “Tra naufragio e speranza” di Domenico Pisana

Marco Scalabrino

cop_tranaufragioSTAMPAL’ultima opera poetica di Domenico Pisana, “Tra naufragio e speranza”, uscita per i tipi di Europa Edizioni di Roma a fine dicembre 2014, sarà oggetto di presentazione e conversazione nel quadro degli eventi di “Terrazza d’Autore. Voci, racconti, suggestioni al calar del sole”, rassegna letteraria curata da Stefania La Via e Ornella Fulco. La silloge di Pisana, Presidente del Caffè Letterario Quasimodo di Modica,

dopo varie presentazioni svoltesi a Milano, Siracusa, Catania, Modica, Rosolini, Acate, approda a Trapani grazie al poeta e critico letterario Marco Scalabrino e alcuni poeti del luogo come Giuseppe Vultaggio, Nino Barone e Giuseppe Gerbino. La presentazione si terrà alle ore 17,30 presso la Chiesa della Madonna di Custonaci, ubicata nel centro storico di Trapani, e si snoderà in una conversazione tra l’autore, Marco Scalabrino e Stefania La Via, autrice di vari contributi critici ospitati in numerose antologie nazionali di poesia e periodici culturali, tra cui “Bollettino” ‘900″ e newsletter di Letteratura italiana dell’Università degli studi di Bologna.
La presentazione sarà caratterizzata anche dalla lettura di brani poetici del libro a da parte di Ornella Fulco, giornalista e scrittrice.
“Sono vivamente grato agli organizzatori della serata – afferma Domenico Pisana – per aver voluto inserire nell’ambito di “Terrazza d’Autore” l’incontro con la mia poesia. Sarà un’occasione per un confronto sulla poesia contemporanea al tempo della crisi e per riaffermare l’idea che è assolutamente una precomprensione pensare che la poesia non abbia più nulla da dire, quasi fosse una sorta di giuoco di parole per anime belle; nonché l’idea che ciò che permette di conoscere la realtà e il mondo e far progredire le società, non è solo la scienza, la tecnica, la politica, l’economia, ma anche la letteratura e la poesia. Ritengo allora che la poesia si trovi di fronte ad una sfida antropologica: costruire un “nuovo umanesimo”, pronunciandosi sulla conoscenza dell’uomo e sulla sua crisi contemporanea. La poesia infatti, non può contentarsi di poetizzare la realtà, di descrivere e narrare il mondo, ma da deve fare venire alla luce il “perché” questo mondo rischia di andare alla deriva. La poesia non può limitarsi ad abbellire o a intrattenersi sulla realtà o a fare discorsi morali, ma deve andare oltre”.

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