Stop alle ‘zone grigie’. La Lorefice augura buon lavoro alla nuova Commissione d’inchiesta Uranio Impoverito

Parlamentare Marialucia lorefice

Stop alle ‘zone grigie’. Al via domani la nuova Commissione parlamentare d’inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito parte del personale italiano impiegato in missioni militari all’estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, in relazione all’esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno, con particolare attenzione agli effetti dell’utilizzo di proiettili all’uranio impoverito e della dispersione nell’ambiente di nano particelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni.

La Commissione d’inchiesta dovrà indagare sulla morte e le malattie che hanno colpito i militari, approfondendo sia la questione dell’uranio impoverito sia le componenti e modalità di somministrazione dei vaccini, così come i rischi connessi al gas radon e all’amianto coi quali i militari sono, o sono stati, a contatto. L’istituzione di tale Commissione è frutto dell’accorpamento di due proposte rispettivamente del M5S, prima firmataria la parlamentare Marialucia Lorefice e di SEL. «Non farò parte della Commissione -spiega la Lorefice- perché sono già membro della Commissione d’inchiesta sui centri d’accoglienza e non riuscirei ad occuparmene come merita, ne faranno parte per il M5S i colleghi deputati Giulia Grillo e Gianluca Rizzo. Sappiamo bene -spiega- che i familiari delle vittime avrebbero voluto qualcosa di diverso da una terza Commissione d’inchiesta ma vogliamo rassicurarli sul fatto che i lavori non partiranno da zero, non verranno rimesse in discussione le piccole conquiste raggiunte grazie alla precedente Commissione. La volontà è quella di fare chiarezza definitivamente, rendere giustizia ai tanti, troppi militari malati o deceduti, e alle loro famiglie, così come riteniamo sia altrettanto fondamentale individuare tutti i responsabili, se vi sono. Abbiamo già espresso al Parlamento e ai colleghi deputati che quello che chiediamo sono coraggio e volontà di indagare anche su verità scomode e ne auspichiamo la piena collaborazione al fine di individuare soluzioni sinergiche. E’ l’unico modo per poter mettere un punto a questa immane tragedia e ridare, per quel che si può, serenità a chi oggi vive ancora nell’angoscia e nell’incertezza. L’unica vera forma di risarcimento è quella morale, di riconoscenza nei confronti di chi ha giurato fedeltà a questo Paese, ed è stato tradito, tradito da silenzi, omissioni e verità nascoste. Auguro ai colleghi del M5S e a tutta la Commissione buon lavoro».

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