Omicidio Loris. La difesa chiede altro rinvio per esaminare nuovi atti d’accusa

veronica panarello

L’avvocato Francesco Villardita, difensore di Veronica Panarello, ha chiesto ed ottenuto un nuovo rinvio dell’udienza preliminare in programma oggi. Il Gup, Andrea Reale, lo ha concesso fissato la prossima data al tre dicembre. Nei giorni scorsi l’accusa ha prodotto nuovi documenti che sono stati notificati al difensore della donna accusata di avere ucciso il figlio Loris solo giovedì a mezzogiorno tramite Pec. “Non abbiamo avuto modo di analizzare bene i nuovi atti –

ha detto a fine udienza il legale – per cui abbiamo chiesto il rinvio per fare analizzare le prove d’accusa ai nostri periti”.
E’ stato il pubblico ministero Marco Rota a depositare un supplemento di consulenza medica riguardante le fascette di plastica con le quali furono legati i polsi di Loris Stival di 8 anni, morto strangolato con le stesse fascette.

I segni che il bimbo aveva i polsi, secondo la mamma, se li era procurati il giorno prima sempre giocando. Tesi che non trova alcun fondamento secondo quanto sostiene l’accusa per la quale, invece, i segni ai polsi e al collo sarebbero dello stesso giorno: il 29 novembre 2014, il giorno dalla tragica morte del piccolo Loris Stival. Il Gup ha ammesso le parti civili ovvero il papà del povero bambino, Davide Stival, patrocinato dall’avvocato Daniele Scrofani, il nonno paterno Andrea Stival, assistito dall’avvocato Francesco Biazzo, e la nonna paterna Pinuccia Aprile.

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