Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Modica, studenti riflettono e si confrontano sul tema

scuola giovanni XXIII

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, celebrata nel mondo il 25 novembre, gli alunni delle terze classi della scuola media “Giovanni XXIII” di Modica dedicheranno parte della mattinata alla riflessione, al confronto e al dibattito su questo tema gravissimo, di angosciante attualità e su cui anche il Miur invita le istituzioni scolastiche a soffermarsi.

Le attività previste si svolgeranno presso il Teatro Antoniano di Modica, dove si recheranno gli alunni in due turni, con inizio alle 9.30. La manifestazione avrà inizio con la rappresentazione di una parte dello spettacolo, inerente il tema, “Nemmeno con un fiore” messo in scena dalla della Compagnia del Piccolo Teatro di Modica. La pièce racconta storie vere, realmente accadute, di violenza fisica e psicologica; storie di donne vicine e lontane. A seguire, in collaborazione con rappresentati del Centro anti-violenza di Modica, verrà aperto un dibattito, a partire dalle sollecitazioni e dalle domande degli alunni. La mattinata del 25 rappresenta la conclusione di un lavoro svolto nelle settimane precedenti dalle docenti di Lettere nelle classi interessate, al fine di affrontare la problematica in maniera completa, approfondita e analitica. La problematica è stata sviscerata, a partire dalla cronaca quotidiana, con l’ausilio di testi di riferimento: gli stereotipi educativi, cosa significa nascere femmina in certi paesi, la mancata parità nel mondo del lavoro, gli aspetti culturali ed economici legati alla violenza, mettendo in evidenza che i casi di violenza non riguardano solo la cultura orientale e le classi sociali più povere, la tardiva conquista di diritti come quello di voto, le varie forme di violenza, in particolare quella domestica. La scuola è chiamata ad intervenire su questo tema, perché i concetti di parità, di dialogo, di riconoscimento delle differenze, vanno affrontati nelle aule. I casi di femminicidio, sempre in crescita anche in Italia, ci inducono a ragionare su un vuoto valoriale e culturale circa il rispetto delle differenze, in questo caso di genere, che va colmato. I nostri alunni sono uomini e donne di domani e noi, in quanto loro docenti, abbiamo un’enorme responsabilità.

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