Il Consiglio comunale di Modica anticipa il punto sul Piano Spiagge. L’esistenza di due delibere sull’argomento impongono rinvio di 24 ore

consiglio comunale di Modica

Con voto a maggioranza viene anticipato, sulla question time del Consiglio Comunale di Modica, il punto relativo all’adozione dei piani di utilizzo del demanio marittimo. Dopo l’esposizione degli emendamenti, circa cinquanta, emerge in aula una secondo atto deliberativo, sull’argomento, non discusso in commissione e mai arrivato alla presidenza del consiglio comunale. Dopo una sospensione la seduta è stata rinviata a domani sera alle 19.00.

Presenti sedici consiglieri la seduta si apre con un intervento del Presidente Garaffa, che annuncia la convocazione del consiglio comunale di giorno 27 novembre per la trattazione del conto consuntivo, mentre lunedì 30 novembre alle 19.00 si riunirà il civico consesso alla presenza dei revisori dei conti per discutere sulle prescrizioni rese dalla Corte dei Conti sull’approvazione del piano finanziario pluriennale dell’ente.
Il consigliere Giorgio Falco chiede l’anticipazione del punto relativo al Piano spiagge dove insistono cinquanta emendamenti e quindi l’argomento dovrebbe precedere la question time.
Il consigliere Carmelo Cerruto non è a conoscenza di questi emendamenti per cui va bene la scaletta posta all’ordine del giorno.
Sull’anticipazione il consigliere Giorgio Falco chiede il voto dell’assemblea. Il consigliere Vito D’Antona non partecipa alla votazione per protesta.
La votazione è di dieci voti favorevoli e sette contrari. La proposta di anticipazione del punto è approvata.
Il consiglio comunale affronta quindi il piano di utilizzo del Demanio Marittimo ovvero le “Linee guida per la redazione dei piani di utilizzo del demanio marittimo della Regione siciliana”.
L’assessore all’urbanistica, Giorgio Belluardo, illustra l’argomento sostenendo che l’amministrazione presenta in consiglio le linee guida per il piano spiagge sulla scorta del lavoro già avviato dalla precedente amministrazione.
Delinea il lavoro svolto dalla commissione urbanistica, durato mesi, e sono stati avanzati degli emendamenti sui quali il consiglio comunale deve esprimersi. Ringrazia gli uffici e la PO dell’urbanistica impegnati nella fase di costituzione del piano.
Valuta che l’argomento rimane aperto per consentire un confronto dialettico da parte di tutte le forze presenti in consiglio al fine poi di fare sintesi sul punto.
La redazione del piano è un obbligo di legge; non ha alcuna refluenza sulla variante del Prg e riguarda la fascia costiera di proprietà del demanio, circa sei km di costa. Il piano prevede aree da impegnare, da parte di chi intende sfruttarli con insediamenti, e altre di libera fruizione. L’assessorato regionale al territorio e Ambiente ha competenza sulle aree. I cittadini singoli e associati hanno partecipato alla discussione per la formazione del piano. Le finalità sono quelle di avere la massima cura del territorio in modo sostenibile e garantire le aspettative dei cittadini e di chi intende fare impresa.
Il piano, una volta approvato dalla Regione, attraverso una conferenza di servizio propedeutica alla fase finale, offrirà una semplificazione perché gli spazi di destinazione saranno ben individuati.
Il tutto per consentire un’espansione turistica calibrata per tutte le esigenze. Modica discute il piano senza che si fosse rischiato l’arrivo del commissario ad acta.
La PO, Arch. Salvatore Monaco, conferma le linee guida espresse dall’assessore dal punto di vista tecnico legislativo.
Il segretario generale, Giampiero Bella, illustra all’assemblea la delibera del piano, il consiglio deve esprimere condivisione perché il documento dovrà essere approvato dall’assessorato regionale Territorio ed Ambiente, comprensivi degli emendamenti che dovranno essere discussi ed eventualmente adottati che costituiranno parte integrante del piano.
Il presidente della commissione urbanistica, Giuseppe Stracquadanio, informa che il piano presenta degli emendamenti che hanno integrato la proposta. Solo quaranta li ha avanzati il consigliere Giovanni Scucces e che sono stati approvati dalla commissione. Chiede al consigliere di potere fare sintesi sugli emendamenti presentati. Costituiranno un maxi emendamento quelli presentati dai consiglieri Giuseppe Stracquadanio e Mario Abbate.
Il consigliere Giovanni Scucces esplicita gli emendamenti che ha presentato in commissione che sono di natura tecnica legislativa; alcuni riguardano una diversa dizione di “diversamente abile”; il consumo e il risparmio dell’uso dell’acqua, attraverso le docce a tempo, e della sua depurazione.
Altri riguardano la razionalizzazione dei punti di ristoro che si prevedono ridimensionati per evitare la cementificazione delle scogliere. Un altro riguarda le altezze previste per i lidi che era eccessiva, (otto metri compresa la falda), e portata da 4,5 a 3 metri.
Un altro emendamento riguarda lo svuotamento delle fosse biologiche dei lidi che era indeterminato e che adesso va temporizzato. La legge sul piano prevede che il 50 per cento della spiaggia deve essere libero e sui rilievi inoltrati per il rispetto del limite non ha avuto risposta.
Fa emergere che nel piano non c’è traccia dei parcheggi. Un parcheggio di 37mila metri quadri sussiste con un progetto quasi esecutivo nell’area ESA, a monte di Marina di Modica, capace di ospitare 5mila auto.
Il consigliere Andrea Rizza valuta che l’annuncio del max emendamento l’ha destabilizzato e attende di valutarli. Illustra due emendamenti che ha presentato: il primo su Punta Regilione dove insiste un vincolo archeologico e sono previsti un punto di ristoro e due aree di ormeggio che valuta fuori luogo e quindi non realizzarli sull’area vincolata; il secondo si connette alla pista ciclabile che non deve avere il termine in piazzetta Santa Chiara a Maganuco ma farla continuare nel territorio di Pozzallo con la sinergia e la partecipazione di quel comune.
Il consigliere Carmelo Cerruto chiede se le concessioni demaniali esistenti siano ancora in vigore, in tal caso dovranno rientrare nel piano, come nel piano va compresa una stazione radio, accompagnata dalla relativa concessione demaniale, che non è annoverata come struttura esistente nelle tavole del documento.
La PO all’urbanistica replica dicendo che sulle concessioni esistenti c’è un elenco ufficiale; la loro esistenza è stata riportata nel piano. Questa stazione radio non c’è, ma su questo farà un approfondimento.
Il consigliere Carmelo Cerruto valuta propedeutica questa questione, vista che esiste una casa di legno dove c’è una stazione radio e probabilmente ci sarà una concessione, e sarebbe consigliabile, a questo punto, un rinvio dell’argomento.
Il consigliere Giuseppe Stracquadanio annuncia che depositerà il maxiemendamento dopo la discussione degli altri emendamenti che formulerà assieme al consigliere Mario Abbate.
Il consigliere Carmelo Cerruto intende avere chiarezza alla questione posta prima di continuare e fare una sospensione.
L’Assessore Giorgio Belluardo valuta non dirimente la questione posta dal consigliere Cerruto che da parte sua rileva che nelle carte del demanio marittimo non è stata riportata una concessione chi ci garantisce che il dimensionamento di alcuni parametri per le concessioni nuove risponda a criteri oggettivi secondo la norma? Chiede quindi la sospensione del punto.
La PO dell’urbanistica informa che attraverso un’interlocuzione telefonica con il responsabile dello sportello unico, che ha contezza dello storico, non gli risulta di non aver rilasciato autorizzazione in quell’area, né il Demanio ha comunicato all’ente quella concessione.
Specifica che la proprietaria dei suoli è la Regione siciliana per cui il consiglio comunale deve solo esprimere una condivisione e garantisce che in sede di conferenza di servizio difenderà gli emendamenti che saranno approvati in consiglio.
Il consigliere Carmelo Cerruto afferma che la concessione è stata rilasciata; se non prevista nel piano avremo un risultato errato. Rimane il dubbio, nonostante le assicurazioni della PO, la quale specifica che il piano prima dell’arrivo in consiglio è stato pubblicato e nessun rilievo è stato fatto.
L’iter previsto per la costituzione e l’approvazione del piano è affrancato dai rischi di essere inficiato.
Il consigliere Carmelo Cerruto ritiene che il piano debba essere equilibrato e il consiglio dovrà avere la capacità di fornire quei suggerimenti che raggiungano questo obiettivo.
Rileva che lo spazio destinato agli animali al centro della spiaggia di Marina di Modica non può andare e lasciarlo alla libera fruizione (primo emendamento); il secondo emendamento rimodula a dieci metri rispetto ai cinque previsti la distanza tra il lido e il bagnasciuga; un altro emendamento riguarda l’attività dei punti di ristoro che devono garantire il decoro dei luoghi di pertinenza con la rimozione di rifiuti e quant’altro con la nomina di una commissione di garanzia ( tre consiglieri di maggioranza e altrettanti di minoranza e il sindaco), da parte dell’ente, che si riunisca ciclicamente per affrontare le problematiche da risolvere nel rispetto del piano di utilizzo del demanio marittimo. Fine ultimo è la tutela dell’ambiente.
Il consigliere Giuseppe Stracquadanio informa che lo spazio concedibile per i punti di ristoro è stato ridotto (primo emendamento); diminuisce la possibilità di costruire dell’otto per cento sulle aree disponibili (secondo emendamento); aumento delle docce e dei servizi igienici con servizio fasciatoio per i neonati (terzo emendamento); cambiare la dicitura di portatori di handicap a diversamente abili (quarto emendamento); regolare a tempo la portata idrica delle docce (quinto emendamento); inserire un’area animali di accompagnamento sia a Marina di Modica e Maganuco e supporti anche negli stabilimenti, altro inserimento riguarda le aree sportive anche a Maganuco (sesto emendamento).
Il consigliere Massimo Puccia cita una delibera che non è agli atti; la PO rileva che la sua esistenza denota che gli atti non sono stati integrati e di ciò si assume la responsabilità.
In buona sostanza alcuni consiglieri rilevano che è emerso un nuovo atto che nei fatti non è stato oggetto di confronto, ma è il contenuto in un’altra delibera.
La delibera citata dal consigliere Puccia riportava l’ipotesi diversa rispetto alla delibera sin qui discussa. La PO illustra la novità emersa che prevede uno scambio di aree tra Comune e Regione con lo scopo di sdemanializzarle; argomento, che appunto, non era previsto nella delibera in discussione in consiglio.
Il consigliere Giorgio Falco chiede una sospensione per chiarire. Il presidente Garaffa sospende la seduta per dieci minuti per consentire di fare il punto della situazione.
Alla ripresa dei lavori sono presenti venticinque consiglieri, il consigliere Piero Covato chiede il rinvio del civico consesso per domani alle 18.30. Il presidente Garaffa informa il consiglio comunale che intende approfondire quanto accaduto e propone il rinvio a giovedì tre dicembre p.v.
Il consigliere Carmelo Cerruto è d’accordo con l’opinione del presidente Garaffa: il tempo di mettere ordine agli emendamenti.
Il consigliere Giuseppe Stracquadanio pone un problema al presidente additandolo come responsabile del controllo degli atti.
Il presidente Garaffa replica che l’atto arrivato in consiglio comunale è stato controllato; non poteva controllare quello che non è giunto negli uffici della presidenza del consiglio comunale. Ribadisce che ha bisogno di chiarire quello che è accaduto.
Il segretario generale, Bella, è pronto a chiarire subito quello che è successo.
La maggioranza dopo alcuni rilievi non ascoltati esce dall’aula. Mancando il numero legale, la seduta è rinviata di un’ora alle ore 23,10.
All’appello manca il numero legale per continuare la seduta (sette consiglieri presenti) che è aggiornata a domani alle ore 19.00.

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