Riscossione coattiva tributi a Modica affidata a terzi. D’Antona. “Modicani sottoposti ad una forte pressione fiscale”

vito d'antona

Affrontata, anche se incidentalmente e con brevi battute, in occasione della riunione del Consiglio Comunale di Modica sul Rendiconto 2014, la questione legata alla scelta dell’Amministrazione Comunale di esternalizzare parte del servizio di riscossione dei tributi. Con l’esibizione e la lettura in aula degli atti amministrativi, delibera della Giunta e determinazione della Posizione Organizzativa, i consiglieri presenti hanno preso atto pubblicamente che lo schema di contratto allegato alla delibera, prevede all’art.

9 che i costi della riscossione, il 3,6%, oltre Iva, per la riscossione ordinaria, il 17% per la ricerca dell’evasione, il 7,50% per la riscossione coattiva, il 12,50% per la riscossione delle quote inesigibili, sono posti a carico dei contribuenti.
Una scelta che, afferma il Consigliere Comunale di Sel Modica Vito D’Antona, oltre che ingiusta e inopportuna, potrebbe non essere pienamente legittima.
Dopo avere introdotto nel 2014 e confermato nel 2015 la Tasi, che con l’Imu, senza detrazioni e senza riduzioni, determina una aliquota tra le più alte della provincia, pari al 10,45 per mille, vicinissima al limite massimo che per legge non può superare il 10,60 per mille, e dopo avere determinato la Tari del 2014 in misura superiore di circa un milione di euro rispetto al costo sostenuto, il Sindaco e la sua Amministrazione, incapaci, dopo due anni e mezzo di governo, di organizzare un efficiente servizio tributi, utilizzando il personale comunale, peraltro preparato e competente, non trovano di meglio sbrigativamente che affidare all’esterno il servizio, caricandone i costi sui cittadini.
A dispetto delle continue dichiarazioni del Sindaco, prosegue D’Antona, i cittadini modicani sono costretti a subire una pressione fiscale senza precedenti.
Ribadiamo, ancora una volta, dopo la presentazione di ben due interrogazioni urgenti, la richiesta di revocare la deliberazione e di sospendere qualunque provvedimento di esternalizzazione, sottoponendo urgentemente la questione della riscossione dei tributi al Consiglio Comunale, unico organo competente sulla eventuale esternalizzazione.

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