Vittoria, la Cassazione annulla, con rinvio alla Corte d’Appello, decreto sequestro beni

tribunale

La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio alla Corte dei Conti, il decreto emesso nel 2013 dal Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Ragusa, Salvatore Barracca, su proposta del Questore di Ragusa, di confisca dei beni nei confronti di Gaetano Tedesco, vittoriese di 55 anni, risultato fallito dal 1989, ed eseguito da parte di personale della Squadra Mobile, Carabinieri e Guardia di Finanza di Ragusa.

Il provvedimento era stato esteso anche a quattro soggetti ritenuti “vicini” al Tedesco, che è risultato dalle indagini esperite, disporre direttamente di beni intestati “fittiziamente” a questi ultimi.
Il provvedimento aveva compendiato in toto le risultanze investigative che diedero luogo all’emissione del provvedimento di sequestro il 21 novembre 2011 a da Tedesco. L’ammontare del valore dei beni confiscati (imbarcazioni ed autovetture di lusso, mezzi commerciali, motoveicoli, diversi immobili, numerose aziende e società, alcune delle quali ubicate nelle province di Ragusa, Milano e Trento, oltre che in Francia e nella Repubblica di San Marino, numerosissimi rapporti economici in diversi istituti di credito, finanziarie, poste italiane) ammonta 5 milioni di euro.
La Cassazione ha annullato il provvedimento, rinviando per nuova deliberazione alla Corte Territoriale affinchè siano colmate le lacune e le discrasie giuridiche della motivazione. “In particolare – si legge nella decisione dei giudici romani – si assumono sia la totale estreneità della società Fincompany SpA agli ipotetici traffici criminosi attribuiti o attribuibili a Tedesco, sia, comunque, l’incolpevole affidamento della società che ha operato in assenza di un rapporto diretto con il Tedesco”

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