Comiso, Approvato il progetto di bonifica per il sito di Contrada Porrazzito(terra dei fuochi)

Filippo-Spataro-400x215

Dopo una lunga seduta della conferenza di servizi tenutasi presso l’Assessorato Regionale dell’ energia e dei servizi di pubblica utilità, il Dipartimento Regionale dell’acqua e dei rifiuti ha approvato il progetto di bonifica per il sito di contrada Porrazzito a Comiso proposto dalla ditta Nigita Francesco e dalla società Franco Caruso Marmi e Graniti, attuale comodataria dell’area. Si conclude così l’iter istruttorio iniziato a seguito delle segnalazioni di esalazioni maleodoranti dell’ottobre 2014 e passato attraverso diverse ordinanze della provincia di Ragusa e del Comune di Comiso e da interventi tampone effettuati da quest’ultimo sino a dicembre 2014.

Alla conferenza di servizi erano presenti per il Comune di Comiso il vicesindaco Gaetano Gaglio ed il dirigente dell’area tecnica Nunzio Micieli.
“Abbiamo approvato, forti anche dei pareri favorevoli di Asp, Arpa e settore geologia del Libero consorzio dei Comuni di Ragusa, un buon progetto di bonifica che rimuoverà dall’area tutti i rifiuti inquinanti non compatibili con gli usi cui il sito era stato autorizzato – ha spiegato il vice sindaco Gaetano Gaglio – , risolvendo la problematica rilevata dalle autorità a seguito delle segnalazioni ricevute. Siamo particolarmente soddisfatti perché la buona volontà della ditta che gestisce il sito ha consentito di evitare al Comune il ricorso all’intervento sostitutivo, per altro già predisposto e in fase di attivazione. “In questi mesi – ha aggiunto il sindaco Filippo Spataro – abbiamo seguito con molta attenzione la vicenda per sincerarci che venissero rimossi tutti i rischi per i cittadini sia diretti che indiretti e che il progetto fosse risolutivo, adesso non ci resta che aspettare il decreto di approvazione conseguente al parere della conferenza di servizi di oggi e poi, entro 30 giorni, la ditta comunicherà l’avvio dei lavori. Al termine dei lavori di bonifica sarà previsto un piano di caratterizzazione che dovrà dimostrare come non sussista più alcun rischio ambientale connesso a rifiuti collegati ad attività non autorizzate”

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa