L’on. Orazio Ragusa ha sollecitato e ottenuto un incontro, con il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Dario Cartabellotta, oltre che con i funzionari tecnici dell’ente. In seguito alla riunione di ieri, il commissario ha inviato una direttiva, di cui ha già dato comunicazione, all’assessorato regionale all’Energia e al Territorio e Ambiente nonché alla Commissione Straordinaria di Scicli, all’Ato Ambiente di Ragusa e alla Srr di Ragusa nella quale sottolinea l’inidoneità del sito di contrada Truncafila,
in territorio di Scicli, quale sito per un impianto di smaltimento dei rifiuti. “Era opportuno che, dopo averne sollecitato da circa un anno l’attuazione – spiega il parlamentare regionale – questo iter potesse arrivare a una conclusione formale, esternando, come è stato fatto, la volontà politica di allontanare lo spettro della creazione di una discarica da una città che, invece, vuole fare valere, il più possibile, le proprie peculiarità culturali e artistiche, le stesse che, quest’anno, hanno permesso a Scicli di diventare il sito turistico più visitato in Sicilia dopo Taormina. Ecco perché, tra l’altro, Truncafila, nonostante anni fa fosse stato individuato in tal senso, non poteva essere più ritenuto un sito idoneo per ospitare una discarica di smaltimento di Rsu. Abbiamo chiuso una volta per tutte questa vertenza anche allo scopo di evitare strumentalizzazioni politiche di qualsiasi genere. Anzi, ci adopereremo, adesso, per garantire la creazione del parco extraurbano di Truncafila, come sollecitato da varie componenti della società civile sciclitana. Resta ancora tutta da valutare, inoltre, la convenzione che la commissione straordinaria del Comune ha stipulato con il Cas per quanto attiene la possibilità di conferire, sempre nel sito in questione, i detriti inerti derivanti dalla lavorazione del lotto 9 dell’autostrada. Riteniamo che anche questo sia un percorso che dovrebbe essere rivisto. Anche perché dobbiamo sempre più adoperarci per fare in modo che i rifiuti non siano portati in discarica ma anzi diventino fonte di energia, curando con maggiore attenzione la differenziata. Occorre potenziare questo percorso e trovare sistemi alternativi che ci aiutino a fare del nostro meglio secondo i dettami che ci vengono suggeriti, e in alcuni casi imposti, dall’Europa. Soltanto così la questione rifiuti potrà essere affrontata in maniera definitiva”.