L’Assessore allo Sport, Rita Floridia, interviene sul trasferimento improvviso del Modica Calcio a Vittoria:
“Abbiamo appreso solo questa mattina a mezzo stampa della decisione della dirigenza del Modica Calcio di portare via la squadra da Modica e trasferirla a Vittoria, cambiandone anche la denominazione. La dirigenza acatese si è limitata, sempre a mezzo stampa,
a lanciare solo accuse verso l’amministrazione e verso l’intera città, “colpevole” di aver snobbato il loro progetto.” La città di Modica non snobba nessuno, la città di Modica è ospitale verso chi ha un progetto serio e qualificato”. Fino a ieri ho sentito il vicepresidente Occhipinti a cui ho ribadito a necessità di dover aspettare fino all’approvazione del bilancio per l’acquisto degli abbonamenti da dividere agli studenti delle scuole medie ed elementari. Purtroppo il “tutto e subito” non funziona con un’amministrazione pubblica, ci sono delle tempistiche da rispettare. Il Comune ha comunque già garantito le trasferte per tutta la stagione.
“ Un accordo al momento sospeso – dichiara il Sindaco- vista la loro scelta di andare altrove. E sulle tempistiche di questo trasferimento ci sarebbe tanto da dire, visto che non penso si possa fare dall’oggi al domani. Vedere il manifesto con scritto tra parentesi CC VITTORIA è un chiaro segno di premeditazione”
Sull’agibilità del Caitina – continuano il Sindaco Abbate e l’Assessore Floridia – al momento sono disponibili al pubblico la tribuna B e quella ospite. L’iter per la tribuna A è in fase di approvazione. Cosa manca? Solo il pubblico visto che ci risulta che il numero di presenti raramente abbia superato le 50 unità nelle partite fin qui disputate, compresi amici e parenti della squadra ospite di turno. E torniamo all’accusa di disaffezione lanciata dalla dirigenza ai tifosi modicani. Come avrebbero potuto affezionarsi i tifosi rossoblù ad una squadra che è venuta a Modica solo per giocare ogni 15 giorni, che ha giocato spesso con un’inedita maglia biancorossa, che non ha un solo giocatore modicano? Chi avrebbero dovuto tifare? E pur tuttavia ultimamente il gruppo organizzato degli Ultras aveva mostrato segnali di riavvicinamento, solo per amor della maglia. Questo non è bastato per convincere la dirigenza acatese. Sostengo che una dirigenza non debba comunque essere convinta, ma debba avere il piacere di fare calcio in una città dalla grande tradizione. Restiamo in attesa di una loro comunicazione ufficiale.