Monterosso Almo: visita guidata delle 1 e 2 classi dell’Istituto Comprensivo “Capuana” della Riserva naturale di Vendicari

vendicari[2]

Gli studenti delle prime e seconde classi della scuola media di Monterosso dell’Istituto Comprensivo “Luigi Capuana” accompagnati dai loro professori hanno effettuato un’interessante visita guidata presso la Riserva naturale orientata Oasi Faunistica di Vendicari sita in provincia di Siracusa precisamente tra Noto e Marzamemi .

Particolarmente importante per la presenza di pantani che fungono da luogo di sosta nella migrazione degli uccelli. La presenza dei vasti pantani dall’elevata salinità ha contribuito alla creazione di un ecosistema che è punto di riferimento per gli uccelli che, provenienti dall’Africa(distante 350 km circa in linea d’aria), sostano qui numerosi prima di raggiungere le mete migratorie in tutta Europa. In effetti, l’area della riserva si trova ad una latitudine inferiore a quella di Tunisi.Numerose sono le specie di uccelli che sostano a Vendicari: i trampolieri, gli aironi cinerini, le cicogne, i fenicotteri e, inoltre, il germano reale, i gabbiani, i cormorani e il cavaliere d’Italia che sosta qui nel suo viaggio dal deserto del SaharaCamminando per la riserva hanno visitato La Torre Sveva, costruita probabilmente da Pietro d’Aragona, conte di Alburquerque e duca di Noto (1406-1438), nonché fratello di Alfonso V d’Aragona, re di Spagna e Sicilia (1416-1458) testimonia l’interesse strategico dell’area per la difesa della costa. Poco lontano hanno visto la tonnara di Vendicari, un edificio in disfacimento che conserva ancora in buone condizioni la ciminiera, oltre a vari stabilimenti e alle case dei pescatori: la tonnara fu costruita nel Settecento: nel periodo di massima espansione ebbe 40 dipendenti, tra cui due rais (il primo di Avola e il suo vice di Pachino). Smise la sua attività nel 1943.Poi si sono recati presso la villa del Tellaro di epoca tardo antica che ha messo alla luce mosaici di grande pregio. Nel pomeriggio hanno visitato Noto definita la “capitale del Barocco”, nel 2002 il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO, insieme con le altre città tardo barocche del Val di Noto.

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