Modica: giovedì si apre la Porta Santa a Casa don Puglisi. Venerdì alla Scuola di servizio sociale si presenta il dossier diocesano delle povertà

porta santa

Papa Francesco vuole che il giubileo della misericordia aiuti a riscoprire il volto vero di Dio, la sua misericordia che non giudica ma tutti accoglie, e al tempo stesso che la misericordia di Dio accolta prenda carne, diventi cammino concreto e comune nella città degli uomini. Per questo, nell’avvicinarsi del Natale, sarà molto significativo che giovedì 17 dicembre alle  19 si aprirà la porta della misericordia alla Casa don Puglisi e il giorno dopo, venerdì 18 dicembre alle   10,30 presso la Scuola di Servizio Sociale   Stagno D’Alcontres, verrà presentato il dossier sulle povertà della Caritas diocesana. Che, accanto ad elementi di lettura della crisi attuale (partendo dai 5000 interventi di quest’anno per aiutare e accompagnare attraverso i Centri di aiuto e di ascolto), offre – come prospettiva – quella del welfare generativo, ovvero della comunità che si attiva per includere i suoi membri più deboli e di politiche sociali che puntino sulla progettazione qualitative. La Casa don Puglisi da questo punto di vista rappresenta un luogo in cui la misericordia si vive ogni giorno come misura pigiata e traboccante, capace di rigenerare risorse per una città più fraterna e giusta: misura pigiata per le molte cure che richiede, misura traboccante per la gioia che comunque si può sperimentare quando accadono ripartenze e per i messaggi di giustizia che la città riceve. L’apertura della Porta sarà fatta con un breve rito di ingresso in cui si ricorderà don Puglisi, si attraverserà quindi la Porta ornata dai bambini della Casa e nel salone sarà celebrata l’Eucaristia presieduta dal novello presbitero don Paolo Catinello. Alla fine saranno annunciate le celebrazioni giubilari collegate alla Porta santa della Casa don Puglisi. L’invito a partecipare, rivolto a tutti, va in modo particolare ai giornalisti e agli operatori dei mass media perché aiutino la città a conoscere i segni di misericordia e a comprendere quella chiamata alla misericordia che nasce da povertà accolte (da qui l’importanza di diffondere i dati del dossier) cercando di condividere e di aprire porte sante nella vita dei poveri affinché rinasca la speranza

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