Pozzallo, ancora un altro crollo nel costone di roccia della scogliera di Pietrenere

TRANSENNA PIETRENERE

Ancora un altro crollo nel costone di roccia della scogliera di Pietrenere di Pozzallo. La Pietra Spaccata, così come è soprannominata dai pozzallesi, ha ceduto ancora a distanza di qualche mese. Altri metri quadrati del costone si sono sgretolati cadendo giù sulla spiaggia, per fortuna senza danni. Già in estate si erano staccate delle pietre con l’ufficio tecnico comunale che era intervenuto per recintare l’area per motivi di sicurezza,

considerando che si era nel periodo estivo con l’area frequentata da numerosi bagnanti. A segnalare il crollo alcuni cittadini ed immediato è stato l’intervento della Protezione Civile, che ha recitato l’aera segnalando ancora una volta il pericolo. Tutto a poco dall’inizio dei lavori di rifacimento del costone con il progetto dei mammelloni finanziato nel 2009 scorso con circa un milione di euro dal Ministero dell’Ambiente. Un lavoro necessario rinviato nel tempo a causa dell’uso improprio delle somme da èparte della passata amministrazione che aveva deviato il denaro per altri scopi, lasciando poi un bubo per realizzare il progetto previsto dal Ministero. Dopo tre anni l’amministrazione Ammatuna era riuscita poi a rimpinguare il capitolo apposito , con il raggiungimento lo scorso gennaio dell’intera somma che aveva dato il via alla gara di appalto ed all’aggiudicazione da parte della ditta dei lavori. Ma mancherebbe ora l’ultimo passo. “Siamo all’ultimo passaggio- ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Ammatuna- già la scorsa estate avevo chiesto un minimo di segnalazioni di crolli nell’area interessata per la salvaguardia dei cittadini. Siamo ad un passo, l’Agenzia delle Dogane deve consegnare l’area al Comune che la assegnerà alla ditta responsabile dei lavori. Un passaggio in itinere, e la settimana prossima mi recherò a Siracusa per sollecitare l’iter con la firma del provvedimento. Spero che l’inizio dei lavori così avvenga prima di Natale, in tempi strettissimi.”

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