Filmati e foto di attentati terroristici organizzati dall’Isis e messaggi che inneggiavano al terrorismo islmico, contenuti nel telefonino di un giovane siriano sbarcato a Pozzallo lo scorso 4 dicembre e fino ad ora ospitato nel centro di prima accoglienza del porto, è stato arrestato.
La Digos suppone possa trattarsi di un terrorista dell’Isis “in transito” per poi raggiungere altri Stati d’Europa. Non sarebbe stato il primo, presunto terrorista sbarcato a Pozzallo. Ma stavolta questo presunto affiliato al califfato nero, un ventenne, è stato preso, tradito dal suo atteggiamento schivo e sospetto e inchiodato dalle cruente immagini nel suo cellulare. Si tratterebbe di foto e filmati di attentati terroristici con morti, feriti e tanto sangue. “Allah è grande, ma l´Isis lo è di più”: c´è anche questo messaggio tra gli sms trovati nel telefonino del 20enne siriano. L´apparato è stato analizzato dalla polizia postale di Catania su delega della Dda, titolare dell´inchiesta con il procuratore Michelangelo Patanè e l´aggiunto Carmelo Zuccaro. Nell´inchiesta sono confluiti le immagini ed i video estrapolati dal cellulare del giovane indagato.
Il giovane è stato interrogato per oltre due ore dal Gip di Catania. L´uomo era arrivato sulle coste iblee insieme ad altri 500 clandestini su un fatiscente barcone di legno. Come accennato, il porto di Pozzallo sarebbe da tempo uno dei punti di snodo per l’arrivo di presunti componenti di cellule terroristiche nel nostro Paese, come comprovato da questo arresto che lascerebbe davvero pochi dubbi in tal senso.