RAGUSA. I CONSIGLIERI COMUNALI D’OPPOSIZIONE MARINO, MORANDO E LAPORTA INTERVENGONO SULL’ATTUALE SITUAZIONE DI STALLO A PALAZZO DELL’AQUILA

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L’utopia grillina della rivoluzione sembra essere giunta già al capolinea. Per due volte di seguito, in Consiglio comunale a Ragusa, è venuto a mancare il numero legale, a causa dell’assenza dei consiglieri di maggioranza. Questo significa che, pur nella delicatezza del momento, visto che dovevano essere trattati punti di fondamentale importanza per il futuro della città, qualcosa si è rotto nell’ingranaggio pentastellato”. E’ la valutazione che arriva dai consiglieri comunali di opposizione Elisa Marino, Gianluca Morando e Angelo Laporta

i quali esprimono preoccupazioni per le ripercussioni che questo braccio di ferro tra la maggioranza, che un tempo approvava senza fiatare tutti gli atti provenienti dall’esecutivo, e la Giunta potrà avere per la città. “Ci chiediamo – dicono i tre consiglieri – perché i consiglieri grillini abbiano deciso di fare sentire in questo modo la loro voce. Che cosa sta accadendo? Manifestano la loro insofferenza perché non condividono il Piano di intervento del servizio di igiene ambientale? Oppure perché sono ormai stanchi di continuare ad assistere all’indifferenza di un’Amministrazione comunale che non si fa scrupolo di mettere in pericolo decine di posti di lavori (nel settore cimiteriale, idrico e dell’igiene ambientale) non inserendo nei vari bandi quella clausola sociale destinata a garantire l’occupazione ai dipendenti delle cooperative sociali operanti da decenni nell’espletamento di servizi per conto del Comune? Ci potrebbero essere altre motivazioni. Come l’ambizione di qualche consigliere che punta a sostituire l’assessora dimissionaria Stefania Campo. Oppure, ci chiediamo, l’insofferenza nei confronti di qualche assessore attualmente in carica ha raggiunto il suo apice? Ovviamente, sono dinamiche interne che a noi non interessano più di tanto. Quello che ci preme è comprendere come il sindaco, che ha chiesto sostegno anche al vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, in visita a Ragusa nei giorni scorsi, intenda uscire fuori dal tunnel, risolvendo una situazione che si ripercuoterà sulla città e sui ragusani. Ecco perché invitiamo il primo cittadino ad assumere delle decisioni che possano risolvere il prima possibile questa fase di stallo. Anche eventuali decisioni estreme. Auspicate ormai da molti. Perché non è possibile che la trattazione di punti cruciali per il domani della nostra città possa essere ulteriormente rimandata. Sarebbe una disdetta”.

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