Procede alacremente la realizzazione del nuovo presepe vivente a Giarratana. Stavolta, con la responsabilità e la consapevolezza di dovere stupire i visitatori ancor più delle precedenti edizioni dopo avere conquistato il riconoscimento di migliore presepe d’Italia nel contesto del premio organizzato dall’opera internazionale “Praespium historiae ars populi”. L’associazione culturale “Gli Amici ro Cuozzu” sta ultimando i preparativi, con il supporto logistico dell’Amministrazione comunale,
per fare in modo che chi verrà in visita nella Perla degli Iblei, lungo i caseggiati dell’antico e storico quartiere del Cuozzu, denominato non a caso museo a cielo aperto, possa immergersi in una esperienza difficile da dimenticare. Il tutto circondato dallo spirito natalizio che sarà poi evidenziato all’ennesima potenza dalla rappresentazione della Natività nei ruderi dell’antico castello, sulla sommità della collina. “Stiamo cercando di superarci per questa edizione – dicono il presidente e il vice dell’associazione, rispettivamente Giuseppe Giaquinta e Rosario Linguanti – anche se non è facile perché abbiamo già fatto del nostro meglio. Ma, stavolta, vogliamo superarci ed è per questo motivo che sono già pronte delle nuove scene, assolutamente inedite, con l’utilizzo di figuranti reclutati proprio negli ultimi giorni. Ci stiamo sempre più accorgendo che il nostro presepe è un evento vissuto con la massima attenzione non solo dalla comunità giarratanese ma anche da altri residenti del territorio ragusano. In molti i giovani non di Giarratana che ci hanno chiesto di partecipare alle varie rappresentazioni. E alcuni tra questi li abbiamo accontentati. Proprio perché vogliamo fare in modo che il nostro presepe vivente si allarghi sempre di più verso tutto il territorio ibleo”. I visitatori avranno modo di apprezzare le rinnovate creazioni degli “Amici ro Cuozzu” il 26 e 27 dicembre ma anche il 2, 3 e 6 gennaio dalle 17,30. Ci saranno oltre cento personaggi che animeranno una trentina di ambienti per fare rivivere le ambientazioni di fine Ottocento e degli inizi del Novecento. Un viaggio nel passato che potrà essere vissuto calandosi nella magica atmosfera del Natale