Durante l’ultimo consiglio comunale di mercoledì scorso, la maggioranza consiliare composta dal “PD”, da “Libertà e buon governo” e da “Ispica punto e a capo” continua nel proprio intento di ostacolare e bocciare le buone iniziative presentate dai gruppi di minoranza “Rinascita Ispicese”, “CambiamoDavveroIspica” e “Ispica in Movimento”, che tramite i rispettivi consiglieri comunali Serafino Arena, Massimo Spataro e Gerry Leontini
hanno proposto all’Amministrazione comunale di aderire al servizio Sipem in convenzione gratuita con Ancitel S.p.A. al fine di garantire ai cittadini e ai tecnici ispicesi velocità e trasparenza nello svolgimento di quelle pratiche edilizie notoriamente causa di lunghe attese, proposta sostenuta anche dal M5S. Inoltre la soluzione presentata avrebbe permesso al Comune di azzerare le spese postali e di notifica ed assicurare la disponibilità di uno sportello virtuale 24 ore su 24.
Nonostante l’atteggiamento propositivo della minoranza, la maggioranza con il suo operare in consiglio comunale fa sorgere dubbi e perplessità sulla non volontà di dotare sia gli uffici preposti che gli utenti di strumenti utili per la trasparenza e lo snellimento di pratiche edilizie come DIA, PdC, SCIA. Per quanto tempo ancora i consiglieri di maggioranza saranno costretti ad obbedire agli ordini di scuderia, piuttosto che esaminare con serenità le proposte utili ai cittadini e al tessuto economico-produttivo della città?
Com’è possibile che il sindaco Muraglie e il presidente del consiglio Roccuzzo si conformino alla posizione espressa dal consigliere comunale di AreaPopolare-NCD, o forse questo è un atto dovuto a seguito della richiesta di soccorso del sindaco Muraglie all’onorevole Nino Minardo, per sanare le anomalie della precedente amministrazione inerente la richiesta inevasa della Cassa Depositi e Prestiti rispetto alla restituzione delle somme dovute?
Se si pensa che tale strumento già dal 2011 è stato attivato nel Comune di Agrigento dall’allora sindaco Zambuto, recente ospite del locale PD ispicese, appare ancora più incomprensibile l’atteggiamento dell’amministrazione comunale.
Cosa nasconde l’amministrazione Muraglie dietro questo atteggiamento che ostacola l’utilizzo di strumenti utili alla trasparenza, come già avvenuto con la mancata adesione al codice etico di Avviso Pubblico? Il vecchio e il nuovo: due facce della stessa medaglia.