L’Iliade di Omero al VII sabato letterario del Caffè Quasimodo. Saranno consegnati riconoscimenti culturali a rappresentanti del mondo teatrale cittadino

LOCANDINA  SERATA  9 gennaio

Sarà dedicato alla grande Letteratura il primo appuntamento dell’anno 2016 del Caffè Letterario Quasimodo di Modica, che si terrà oggi, alle ore 17,30, nell’Auditorium del Palazzo della Cultura, e che sarà dedicato all’ Iliade di Omero.
“Cantami o diva …Di padri e figli nell’Iliade di Omero” è infatti il tema della serata, che vedrà, dopo l’introduzione del Presidente del Caffè Quasimodo, Domenico Pisana, un intervento di Michele Armenia, docente di lettere nel Liceo Classico di Modica in tandem con l’attore Giorgio Sparacino, Direttore della compagnia teatrale “Utopia” di Ragusa, il quale interpreterà alcuni brani dell’opera omerica inerenti al tema.

Nel corso della serata, che sarà anche caratterizzata da intermezzi musicali a quattro mani al pianoforte, a cura del Duo Vindigni – Salerno, il Caffè Quasimodo consegnerà , nel quadro delle sue iniziative per il decennale della fondazione, dei riconoscimenti culturali ad attori e rappresentati di alcune compagnie teatrali della città di Modica, e precisamente a Giorgio Sparacino, Enzo Ruta, Saro Spadola, Marcello Sarta e Fatima Palazzolo.
“Diamo spazio all’Iliade di Omero – afferma Pisana – perché ritengo che l’Iliade, come anche l’Odissea, ci dia, rispetto al tema scelto, la possibilità di riflettere sui rapporti contemporanei tra padri e figli, nonché di  ripercorre l’evoluzione della figura paterna da un punto di vista storico, sociologico e soprattutto psicologico. Nel poema omerico – prosegue Pisana – la famiglia è presentata come la cellula base di ogni società amministrata con giustizia. Si può senz’altro affermare che il sentimento che unisce il padre al figlio è il sentimento per eccellenza, più che un sentimento è il senso stesso della vita dell’eroe. Pater, in greco, non significa infatti solo ‘padre’, ma anche ‘patria’ e sta ad indicare anche la posizione sociale, il godimento dei beni e quindi il destino stesso dell’individuo. Il dovere sociale del figlio consiste nel sostituire il padre, al di là del fatto che egli sia o meno in grado di adempiere a tale compito”.
Una serata, insomma, che si preannuncia ricca di spunti di riflessione sia nella tematica che nella sua problematica.

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