Servizio strisce blu a Modica. La Camera del Lavoro continua a dissentire

zone blu

Sul futuro della cosidetta “Multisosta” di Modica, il segretario della Camera del Lavoro, Salvatore Terranova, è ancora fermo sulle proprie posizioni.  “Il sindaco  sostiene che coi proventi che riceverà dal concedere a terzi il servizio il Comune potrà affrancarsi dai debiti prodotti dalla Modica Multiservizi, ci sembra una valutazione alquanto singolare – rileva il sindacalista -.

Nessuno arriverebbe a tali valutazioni, neanche un contabile ingenuo sosterrebbe una tale motivazione in ragione della quale trasferire il servizio ai privati.
Perché non può essere detto, neanche dal Sindaco, che così facendo il Comune viene via via liberato dai debiti che ha con la Modica Multiservizi o che questa ha con lo Stato. Nei prossimi anni il Comune- come ben sa il Sindaco – dovrà pagare i debiti, anche quelli con la Serit, per conto della Multiservizi e per questo l’Ente non riceverà, neanche un euro, dagli introiti scaturenti dal servizio delle strisce blu esternalizato.
L’operazione che vuole concretizzare il Sindaco si dimostrerà, alla lunga, una operazione tutta in favore, sul versante economico, dei privati e a scapito del pubblico e degli attuali operatori.  Per cui, tutto quanto afferma il Sindaco sembra una sequenza di immagini senza un filo che le intrecci tutte per dare loro significato.
Sull’aspetto del personale che dovrebbe passare, per come la Giunta comunale ha previsto, dalla Multiservizi ad una ditta privata, vorremmo dire al Sindaco di evitare di dire e fare agli operatori promesse di possibili promozioni economiche. Si attenga alle scelte che sta compiendo e lasci che siano i fatti futuri a dire se esse siano state positive o meno.  Nel caso lo avesse dimenticato, gli ricordiamo che questi operatori provengono, prima di divenire dipendenti della Multiservizi, da una ditta privata, che per diversi anni ebbe in affidamento il servizio. E sanno ciò che spetta loro. Per esperienza diretta sanno che rischiano tanto, visto che, da allora trascorsi parecchi anni, ancora oggi questi operatori debbono recuperare parte dei loro emolumenti.
Sull’orientamento di privatizzare alcuni servizi, abbiamo sostenuto, in passato, la nostra “diversità” di concezione rispetto a quella della precedente Amministrazione. Anche rispetto a questa Giunta comunale manteniamo la stessa posizione, non per mero capriccio o per presa di posizione irriflessa, ma perché abbiamo davanti ciò che si è prodotto, in termini occupazionali o meglio di contrazione occupazionale, di deperimento della qualità dei servizi e dell’impennata dei costi di essi, quando un ente pubblico se ne è liberato per affidarli totalmente ad un privato.
Sfidiamo il Sindaco a dire diversamente.  Dissentiamo anche sul “manta”in voga, secondo cui il privato è meglio che il pubblico. Non sempre è così, in moltissimi casi è il contrario”.

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