L’Unione dei Dirigenti della Bonifica della Regione Siciliana esprime grande soddisfazione a proposito della proposta formulata dall’assessore regionale Alessandro Baccei il 24 dicembre 2015 in occasione della presentazione del disegno di legge n.1133 all’Assemblea Regionale Siciliana relativo alle Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2016 – Legge di stabilità regionale. All’art. 27, giusto il combinato disposto con l’art. 47, comma 12 della l.r. 9/2015, viene stabilito il seguente incremento della spesa finalizzata al pagamento degli emolumenti ai dipendenti dei consorzi di bonifica siciliani: per l’esercizio finanziario 2016 di oltre 14 milioni di euro; per l’esercizio finanziario 2017 di oltre 23 milioni di euro; per l’esercizio finanziario 2018 di oltre 25 milioni di euro.
Nell’incontro del 18 novembre scorso con l’assessore Baccei, richiesto e voluto dall’on. Nello Dipasquale, la presidenza della Unione dei Dirigenti, alla presenza del rappresentante sindacale della Fai Cisl, Giosuè La Terra, ha avuto modo di esprimere tutte le criticità della norma di riforma dei consorzi e le enormi difficoltà economico-finanziarie in cui versano gli enti di bonifica siciliani costretti a continui indebitamenti e impossibilitati a pagare regolarmente gli stipendi ai propri dipendenti.
In quella occasione forte è stato l’appello dell’on. Dipasquale, del direttore del Consorzio di bonifica 8 di Ragusa, Giovanni Cosentini e della dirigenza consortile tutta ad affrontare in maniera compiuta la tematica della bonifica siciliana soprattutto in ordine all’enorme aggravio dei ruoli consortili nei confronti delle aziende agricole già vessate per altri versi da numerosi balzelli economici e non in condizioni di pagare la tassa consortile che, anno per anno, vedevano aumentare in maniera esponenziale e progressiva rispetto alla riduzione del contributo regionale.
L’assessore Baccei e l’on. Dipasquale hanno dimostrato grande attenzione per l’istituto della bonifica consortile in Sicilia e per tale motivo esprimiamo il nostro ringraziamento. Sono state poste le basi, infatti, per consentire nel prossimo triennio il regolare pagamento degli emolumenti al personale dipendente e cosa più importante, accogliendo l’appello del deputato regionale Nello Dipasquale, sono state create le condizioni per ridurre drasticamente, già a partire dal 2016, l’ammontare della tassa (ruoli) che i consorzi sarebbero stati costretti ad imporre nei prossimi esercizi finanziari 2016, 2017 e 2018.
Analogo provvedimento è stato ipotizzato per le garanzie occupazionali degli operai consortili con rapporto di lavoro a termine per i quali all’art. 19 del Ddl è stata prevista per il prossimo triennio una spesa pari a 10 milioni di euro annui sufficienti a garantire l’espletamento annuale delle 151, 101 e 51 giornate lavorative.
L’auspicio è che ora l’Ars voti al più presto la norma finanziaria per dedicarsi senza soluzione di continuità alla legge di riforma dei consorzi siciliani che dovranno essere amministrati da organi statutari democraticamente eletti in rappresentanza del mondo agricolo e delle organizzazioni professionali agricole siciliane.