Non arriva in tempo in ospedale. Modica, marocchina da alla luce il bambino in auto davanti al Pronto Soccorso

ospedale maggiore con carabinieri

Un evento straordinario non poteva essere più straordinario di quello che è accaduto lo scorso pomeriggio ad una donna marocchina in preda delle doglie. Il marito l’ha accompagnata in auto al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica perché le si erano “rotte le acque” ma non ha fatto in tempo a farla scendere perché è stato impossibile portarla all’interno del nosocomio.

Le doglie si sono fatte sentire intorno alle 15. Marito e moglie decidono di correre in ospedale: caricano il borsone con gli effetti necessari e partono verso il “Maggiore”. La donna comincia a soffrire sempre di più, piange urlando di non farcela a resistere. Per il marito il tragitto diventa interminabile e per fortuna che a quell’ora non c’è molto traffico. Entrano nello spiazzale dell’ospedale con la donna quasi svenuta. L’auto arriva davanti al pronto soccorso, il marocchino si precipita dentro il pronto soccorso chiedendo aiuto al personale infermieristico e sanitario. Spiega che in macchina c’è la moglie alle prese con doglie fortissime. Sono momenti concitati. Il bambino stava nascendo. A questo punto con spirito di iniziativa i sanitari del pronto soccorso si attrezzano velocemente per la circostanza, facendo, nel frattempo, intervenire l’ostetrica. Il bambino viene alla luce all’interno della stessa auto. Lo stesso cordone ombelicale è stato tagliato nel veicolo, poi velocemente in corsia per le cure. Praticamente davanti all’ingresso del Pronto Soccorso e in auto è venuto alla luce un bel maschietto di tre chili e cento grammi che ora sta bene tra le braccia della mamma. “E’ stato un evento eccezionale – spiega il direttore sanitario del “Maggiore”, Piero Bonomo – ed i nostri sanitari sono stati molto bravi nell’intervento senza che la mamma ed il bambino abbiano rischiato nulla”. Il neonato è il secondogenito di due coniugi marocchini che vivono e lavorano a Modica. . Tanta la curiosità per l’arrivo al reparto della donna con quel piccolino appena fuori dal grembo della madre che, fra i vagiti, viene lavato e sistemato nel cullino fra la gioia del personale sanitario, delle ricoverate e delle assistenti.

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