La Camera del Lavoro di Modica “s’intesta” una battaglia contro la maggioranza consiliare. Anche Cub Trasporti chiede consiglio comunale sulle “partecipate”

salvatore terranova

Per il segretario della Camera del Lavoro di Modica la maggioranza consiliare che sostiene il Sindaco Abbate ha perso, ancora una volta, l’occasione per argomentare, nel merito, le ragioni per le quali ha scelto e votato di non consentire lo svolgimento di una seduta aperta del consiglio comunale sulle “partecipate comunali”, richiesta dalla Cgil e preferendo spostare l’attenzione su fatti del tutto inesistenti e privi di qualsivoglia attinenza con le problematiche sollevate. La Camera del Lavoro rivendica la propria autonomia rispetto a qualsivoglia forza politica.

“Sappiano i consiglieri di maggioranza – dice Salvatore Terranova – che la Cgil non fiancheggia nessuno e ne ha dato prova quando, in passato, assunse una posizione di contrapposizione netta rispetto a quella che all’epoca venne definita dall’Amministrazione Buscema, che era – è bene ricordarlo – a guida PD. La Cgil, allora, espresse pubblicamente il proprio dissenso sulle scelte di quell’ Amministrazione e in tal senso la Camera del lavoro invita gli attuali consiglieri di maggioranza, per rendersene conto, a rivolgersi all’Ufficio Protocollo del Comune per avere le copie dei documenti, prodotti dalla Cgil, in merito alle due partecipate negli anni dal 2009 al 2013.
Sulla stessa problematica questo sindacato, oggi, mantiene la stessa linea di coerenza e di visione, esprimendo civilmente e democraticamente il proprio punto di vista, che non è in linea con gli orientamenti e le determinazioni dell’attuale Giunta, visto peraltro che quest’ultima si è rifiutata di aprire un serio momento di confronto.
Per quanto riguarda, poi, i supposti costi delle sedute dei consigli comunali aperti, preme precisare ai componenti la maggioranza consiliare che quelle aperte alla partecipazione dei cittadini e delle associazioni non determinano alcun costo, in quanto per i consiglieri non scatta il relativo gettone di presenza. Quindi la richiesta della Cgil non vuole caricare spese sul groppone dell’ente né dei cittadini.
Infine, e non meno secondario, ci sembra opportuno rimarcare la netta differenza tra una seduta consiliare aperta e la conferenza dei capigruppo. La prima consente a tutti cittadini e di esprimere il loro punto di vista e a 120 famiglie, tanti sono i dipendenti dei due organismi comunali, di poter assistere, partecipare ai lavori ed essere ascoltati dai tutti i consiglieri nonché dall’Amministrazione comunale, mentre la Conferenza dei capigruppo, essendone già stata già esperita una, ha tutta l’aria di volere evitare tutto ciò”.

La CUB Trasporti, in linea con quanto sostenuto da Salvatore Terranova, ritiene che il Consiglio Comunale sia il luogo preposto a prendere le decisioni sul futuro delle partecipate; la Servizi per Modica venne creata su decisione del Consiglio, ed ogni scelta, così come ogni proposta su di essa, dev’essere il Consiglio stesso a poterla esaminare ed eventualmente farla sua, specialmente in questi momenti decisivi per la sua esistenza.Forse si vuole evitare che i lavoratori, gli utenti e i rappresentanti sindacali – intervenendo in un’assise aperta – mettano a fuoco le carenze istituzionali e organizzative nella gestione delle partecipate, fatti che essi conoscono molto bene e che fornirebbero un quadro esauriente per comprendere su quali aspetti intervenire per rilanciare il ruolo della SPM al servizio della città di Modica.

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