Operazione «Hot Business» a Modica. Il principale accusato respinge le accuse

DI ROSOLINI CORRADO

Ha respinto tutte le accuse il 54enne  Corrado Di Rosolini, 54 anni, originario di Rosolini ma residente a Siracusa, comparso davanti al Giudice per le Indagini di Ragusa, Claudio Maggioni, difeso dall’avvocato Sebastiano Troia del Foro di Siracusa, l’unico arrestato, accusato  di sfruttamento della prostituzione, nell’ambito dell’operazione condotta dalla polizia di Modica denominata «Hot Business».

 Di Rosolini, in sostanza, ha spiegato al magistrato di non essere più il legale rappresentante dell’associazione culturale “Night Club Paradise” e che dalla fine del 2014 è un semplice socio. L’uomo la scorsa settimana era stato raggiunto da un provvedimento restrittivo, seppure più afflittivo, insieme all’avolese Gaetano Rametta, di 53 anni, e ai modicani Luca Interlando,  41 anni,  Giovanni Rubera, 37 anni, e a Milea Rodica,  rumena di  37 anni.

Le indagini della Polizia di Modica.

Sono ben 1.500 quelli trovati nei registri, provenienti da Modica, ma anche dal resto della provincia di Ragusa e dalla vicina provincia di Siracusa. Il night è attivo dal 2007 e nel corso degli anni – ha detto l’indagato – è stato sottoposto a numerosi controlli da tutte le forze di polizia e non è mai emerso nulla di irregolare.

Il Gip, nel suo provvedimento, com’è noto,   ha disposto il sequestro preventivo dell’immobile di Contrada Musebbi, sede del night “Paradise Club”, ponendo definitivamente fine all’uso della struttura  per finalità illecite.

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