Dopo due anni di progetti esecutivi annunciati e mai finanziati, dopo roboanti dichiarazioni di rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche, l’ enorme area – parcheggio prospiciente l’ospedale Maggiore di Modica resta chiusa alla pubblica fruibilità. E’ un ricettacolo di materiale vario, denuncia il Segretario Provinciale della CGIL di Ragusa Giovanni Avola, dove si alternano nuvole di polvere a fango ed acqua stagnante, anche se da una parte della stessa area transita una elevatissima utenza per accedere al DSM, al laboratorio analisi e al centro trasfusionale, alla radiologia, alla cardiologia, alla medicina e alla nefrologia e dialisi. Mortificante il mancato accesso per i disabili i quali per raggiungere i vari reparti debbono effettuare una faticosissima gymkhana dall’ingresso principale.
L’ASP, abilissima a foraggiare i servizi privati della sanità per svariati milioni di euro annui, rende noto che non ha risorse finanziarie per la sistemazione del parcheggio e che vuole ricorrere al progetto di finanza per rendere fruibile l’intera area compreso il rudere dell’ex Auditorium che ricade sulla stessa. Naturalmente del bando non c’è traccia: il progetto di finanza è diventato un diversivo su cui si esercitano i vari responsabili della sanità iblea che sta vivendo sicuramente la sua peggiore stagione.
La CGIL ha in più occasioni chiesto ai vari direttori dell’ASP e all’Amministrazione Comunale di Modica di intervenire ma l’unica risposta è stata un assordante silenzio. Nei prossimi giorni, conclude Avola, incontreremo l’Assessore Regionale alla Sanità, Gucciardi, per sollecitare un intervento mirato per il parcheggio e superare l’inefficienza che continua a colpire l’inerme cittadinanza.
Cgil, Giovanni Avola: “ Il parcheggio dell’ospedale Maggiore di Modica tra fango e acqua “
- Gennaio 20, 2016
- 3:46 pm
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