L’INCREDIBILE VICENDA DEI RESIDENTI DI CONTRADA BOSCO ROTONDO, BARRANO: “IL COMUNE DI VITTORIA DEVE LORO DELLE RISPOSTE, IN TERMINI DI SERVIZI, ORMAI DA ANNI”

daniele barrano

“In contrada Bosco Rotondo, che ricade sul territorio comunale di Vittoria, al confine con quello di Comiso, è da anni che i residenti (ci sono decine e decine di famiglie che abitano nei pressi) attendono delle risposte. A cominciare dalla telenovela della pubblica illuminazione che va avanti, tra alterne vicende, da una quindicina d’anni e forse anche più. Sarebbe opportuno che qualcuno, tra gli amministratori locali, spendesse una parola definitiva per dotare, finalmente, dei dovuti servizi queste zone che sembrano dimenticate da tutti”.

E’ il consigliere comunale di Vittoria, Daniele Barrano, a rilevarlo spiegando come sia necessario trovare la strada più opportuna per arrivare a una conclusione il più possibile adeguata a soddisfare le esigenze di chi da tempo attende delle risposte. “Oltre alla mancanza di pubblica illuminazione – aggiunge Barrano – non c’è fognatura, non esiste il servizio di raccolta dei rifiuti (mancano, infatti, i cassonetti), per non parlare del fatto che numerose strade della zona non sono neppure asfaltate. E, come se non bastasse, c’è chi si sente autorizzato ad abbandonare i rifiuti sui cigli stradali, o in alcuni campi circostanti, dando vita a delle vere e proprie microdiscariche abusive alimentate da chi sfrutta gli spazi di questa contrada per scaricare di tutto, soprattutto inerti. Ci chiediamo: ma è così difficile trovare una soluzione a vantaggio di chi attende ormai da una vita? Perché in tutti questi anni la Giunta Nicosia non ha saputo attivare un percorso per trovare una strada che andasse bene? Sono da ritenersi abbandonati a loro stessi questi cittadini che pure versano i tributi locali nelle casse di palazzo Iacono? Ecco, sono tutti questi gli interrogativi su cui bisognerebbe riflettere. Interrogativi su cui, per quanto riguarda la Giunta Nicosia, nessuno ha saputo fornire una risposta in ben due mandati”.

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