Avola: “Porto di Pozzallo: il suo decollo passa in una logica di sistema all’interno del Sud – Est”

Giovanni Avola

“Il piano di riordino delle Autorità Portuali varato dal Governo con la riduzione da 24 a 15, segna un salto di qualità perchè accorpa e semplifica i soggetti di gestione della nostra portualità”. E’ quanto sostenuto dal segretario generale della Cgil di Ragusa, Giovanni Avola, riguardo il Porto di Pozzallo e secondo il quale la scelta di istituire due autorità in Sicilia, quella Occidentale e quella Orientale, si muove in questa direzione ma lascia irrisolto il problema della gestione dei porti regionali tra cui quello di Pozzallo.

“Non è più sostenibile che la gestione di fatto sia affidata ad una pluralità di soggetti ( Capitaneria, ex Provincia, Genio Civile e privati concessionari di servizi) con una commistione ed un conflitto di interessi tra le esigenze di natura commerciale e quelle turistiche.
Il riordino della portualità impone al Governo regionale e all’ARS di definire una volta per tutte il problema della direzione dei porti di proprietà della Regione.
Si è aperto un dibattito che mi appare proficuo e che può trasformarsi in fruttuoso. Si tratta di istituire un unico soggetto di gestione per tutti i porti regionali dove, ovviamente, siano espressamente rappresentati gli interessi di ogni singolo scalo.
L’ alternativa a questa ipotesi potrebbe essere quella messa in atto per i porti regionali del Lazio e della Puglia, dove funziona un sistema di strettissima collaborazione con le autorità portuali nazionali limitrofe.
Nel caso di Pozzallo andrebbe definito con l’autorità portuale di Augusta – Catania un patto, un’intesa, giuridicamente previsti, tra l’altro, dal patto territoriale siglato nel Febbraio del 2014 tra i soggetti del Sud – Est, che abbia come obiettivo quello di un sistema portuale integrato di duplice valenza: diportistica e commerciale che vada da Marina di Ragusa a Catania.
Tutto ciò si muoverebbe in una logica di sistema, che renderebbe più forte ed appetibile la portualità dello Ionio, del Sud – Est, non in concorrenza con se stessa ma con gli altri porti del Mediterraneo la cui nazionalità non è italica.
Questo tema sarà oggetto di grande attenzione e mi auguro di proficuo dibattito nel convegno del prossimo 12 Febbraio che si terrà a Pozzallo, durante il quale inoltre sarà definita la richiesta alla Regione Sicilia di inserire l’ampliamento e la messa in sicurezza dello stesso all’interno dei fondi UE 2014 – 2020”

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