Pervengono a ConfConsumatori moltissime e a volte drammatiche segnalazioni da parte dei cittadini residenti nel Comune di Modica, riguardo all’approssimazione e, di conseguenza, all’esosità delle somme richieste dall’Ente in riferimento alla fatturazione dei consumi idrici.
In massima parte, viene evidenziato come tali fatturazioni avvengano sulla scorta di un non meglio precisato consumo “stimato”, sempre per eccesso e comunque fuori da qualsiasi logica ricostruttiva.
Al riguardo, è assolutamente doveroso rammentare – dice il Presidente di Federconsumatori, Stefania Serra – che il vigente Regolamento del Servizio Idrico del Comune di Modica, prevede all’art. 37 che “i consumi idrici sono determinati dalla lettura del contatore”. Appare chiaro ed incontrovertibile che tale modus operandi, dettato probabilmente dall’urgenza di porre rimedio alle note problematiche di Bilancio, leda da un lato l’affidamento che il cittadino ha nei confronti dell’ente per il disvalore che quest’ultimo reca alle stesse norme Regolamentari da Esso adottate e dall’altro tenda ad imporre alla generalità dei cittadini un modello di confronto unicamente giurisdizionale”.