Vittoria, omicidio Saillant. L’assassino: “Volevo solo intimidirlo per convincerlo a lasciare in pace mia moglie”

Assenza Filippo, nato a Vittoria il 21.10.1959

“Non avevo intenzione di uccidere. Il mio doveva essere solo un atto intimidatorio, anzi dopo avere sparato ero convinto di non averlo colpito”. Questo quanto avrebbe dichiarato Filippo Assenza, 56 anni, al Sostituto Procuratore della Repubblica di Ragusa, Monica Monego, due giorni dopo avere ucciso a Vittoria il vigile del fuoco Giorgio Saillant, 57 anni, che l’omicida sospettava essere l’amante della moglie da alcuni anni, anche se la donna vive con lui a Londra. Assenza si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario.

La Procura ritiene che sia appositamente giunto da Londra con l’intento di vendicarsi anche se davanti al magistrato contesta anche la volontà omicida. Lo aveva incontrato per caso, sostiene, “in auto, vicino alla villa comunale, che parlava con un donna”.
E’ stata “una miccia che si è accesa, non ne potevo più…”. Assistito dagli avvocati Daniele Scrofani e Enrico Cultrone ha detto al pubblico ministero di essere letteralmente “andato in tilt”. Si sarebbe, quindi, recato a casa della madre, avrebbe impugnato il fucile e si sarebbe diretto in auto verso l’abitazione di Saillant: “Era a bordo del suo veicolo – ha spiegato e io l’ho affiancato: mi ha sorriso quasi a farsi beffa di me e a quel punto ho sparato per mettergli paura. Volevo fargli capire che doveva smetterla e doveva lasciare in pace me e mia moglie”. Poi la fuga, “certo di non averlo colpito”.

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