PER LA RIMODULAZIONE DEL PATTO DI SVILUPPO DELLA FILIERA LATTIERO CASEARIA SICILIANA TARDANO LE DIRETTIVE REGIONALI. CHIESTO L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE MARIELLA LOBELLO

enzo cavallo

I ritardi della Regione hanno bloccato la rimodulazione del “patto di sviluppo” del Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario, scaduto lo scorso 31 dicembre. Le modifiche al DA n.152 dell’1.12.205 (su “Criteri di individuazione e procedure di riconoscimento dei distretti produttivi”), annunciate dall’Assessorato Regionale delle Attività Produttive, non sono state emanate e, purtroppo, non è dato sapere quale potrà essere il destino dei Distretti scaduti.

Da considerare che il Comitato Direttivo del Diprosilac Ragusa, lo scorso primo di dicembre, aveva avviato l’attività preliminare per la rimodulazione del patto per adeguarlo alle mutate esigenze delle imprese, alla nuova programmazione e alle emananti disposizioni assessoriali, ricevendo la richiesta “manifestazione di interesse” da parte delle Università Siciliane, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, del Corfilac, della Logos, della Camera di Commercio, della Cooperativa Progetto Natura, dei Consorzi di Tutela del formaggi Dop siciliani, delle imprese e delle loro rappresentanze.
Di fronte a tale situazione di stallo, il Diprosilac, retto dall’omonima Associazione Regionale, è intervenuto, con un articolato documento, nei confronti dell’Assessore Regionale alle Attività Produttive, Mariella Lobello, per sollecitare la convocazione della Consulta Regionale dei Distretti, per fare il punto sulla situazione venutasi a determinare con conseguenze non certo positive per l’intera filiera in crisi, oltre che per l’esame e lo sblocco delle procedure per la rimodulazione dei patti che impegnano il partinariato economico ed istituzionale interessato alla guida ed allo allo sviluppo della filiera lattiero casearia siciliana.
“Ci siamo mossi in tempo per evitare vuoti gestionali. Abbiamo creato tutte le condizioni per il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati alla rimodulazione ricevendo la disponibilità dei numerosi soggetti disposti a contribuire per la elaborazione di un patto adeguato alle pressanti esigenze delle imprese e degli allevatori in particolare, e necessario per l’accesso ai fondi comunitari in linea con la nuova programmazione. Da considerare che con il nuovo patto sarà individuata una nuova governance e siamo pienamente convinti che col nuovo “patto di sviluppo”, il Distretto dovrà essere guidato da un imprenditore direttamente interessato nella azione di rilancio di una filiera di straordinaria importanza per la Sicilia. Abbiamo interessato i nostri Parlamentari confidando in una loro fattiva collaborazione”

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