PIANO DI EDILIZIA SCOLASTICA, LA SENATRICE PADUA SOLLECITA IL GOVERNATORE CROCETTA A RIAPRIRE I BANDI ANCHE PER L’AREA IBLEA: “TROPPO POCHI I PROGETTI PRESENTATI”

Venera   Padua

Il piano di edilizia scolastica, fortemente voluto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha preso il via. Si tratta di un piano composto da tre principali filoni per investimenti pari a un miliardo e 94 milioni di euro. Le graduatorie sono già state redatte visto che la scadenza era stata fissata con il termine 31 marzo 2015.

“C’è però da segnalare – dice la senatrice del Pd, Venera Padua – come la Sicilia non abbia partecipato se non in minima parte ai bandi in questione non avendo presentato in tempo i relativi progetti. Stiamo parlando di finanziamenti a cui avrebbero potuto attingere gli enti locali per le indagini diagnostiche di elementi strutturali e non strutturali degli edifici scolastici; o ancora la messa in sicurezza, la manutenzione e la ristrutturazione; o la piccola manutenzione, il decoro e il ripristino funzionale sempre degli edifici in questione; e altre voci del genere senza dimenticare l’efficientamento energetico, la sicurezza, l’accessibilità e l’attrattività e la creazione di impianti sportivi. Ora, siccome sappiamo che le graduatorie devono essere riviste dal Miur, entro il prossimo 31 marzo, e visto che la nostra isola, compresa l’area iblea, non ha presentato progetti in maniera sufficiente, sto sollecitando il governatore Crocetta alla riapertura dei bandi così da fare partecipare altri enti locali, altre scuole e impinguare quella graduatoria così scarna per quanto ci riguarda. I fondi ci sono ancora considerato che non sono stati presentati molti progetti. Tra l’altro, grazie a questi interventi potrebbe essere determinato un concreto sblocco del settore dell’edilizia che, per quanto riguarda l’economia isolana, può continuare ad esercitare, se messo nella condizione di ben operare, un ruolo trainante per la crescita e per lo sviluppo”. La senatrice Padua si sta dunque adoperando affinché il Governo regionale, che fa da intermediario rispetto alle graduatorie in questione, possa indirizzare la propria attenzione verso la suddetta procedura. “Ho anche intenzione di chiedere al nuovo prefetto di Ragusa – aggiunge la senatrice – la convocazione di una conferenza dei servizi con la partecipazione dei sindaci dell’area iblea affinché sia loro prospettata la possibilità di recuperare, attraverso la presentazione di specifici progetti, buona parte dei fondi in questione”.

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