Un libro tra storia e memoria politica: presentato dal “Gruppo ispicese” del Caffè Quasimodo, “Brani d’identità” di Corrado Monaca

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FOTO4Presentato sabato a Ispica il libro di Corrado Monaca, “Brani d’identità , edito da Prova d’Autore. L’incontro, organizzato dal “Gruppo di Ispica” del Caffè Quasimodo di Modica, si è svolto nell’Aula Consiliare di Palazzo Bruno.

E’ stata una serata piacevole, sobria e ben coordinata da Giovanni Peligra, nonché caratterizzata dalle letture di Daniela Fava di alcuni brani tratti dal libro. Il vice sindaco della città, Barone, è intervenuto per portare il suo saluto ai presenti, e il giovanissimo chitarrista Matteo Trovato ha arricchito il sabato letterario con deliziosi intervalli musicali.
Il libro raccoglie atti e testimonianze storiche della collettività ispicese, scaturite dalla pubblicazione di un interessante volume di Gina Capasso dal titolo ‘Storie della mia terra’. L’Autore, nel raccogliere la documentazione, riporta documenti storici inediti e arricchisce il volume con una personale testimonianza che racconta sue esperienze di impegno diretto nella vita pubblica, che consentirono, negli anni ’70-80, la realizzazione di infrastrutture nel territorio della costa ispicese , nell’area iblea compresa tra Pozzallo e Modica e nei comuni montani, grazie all’utilizzo di aiuti finanziari per il Sud.
“Brani d’identità” – ha affermato Criscione nel suo intervento – è un libro che si fa apprezzare in modo particolare per il racconto che Corrado Monaca fa della sua esperienza politica e per l’impulso che intende dare alla società contemporanea affinché si risvegli in essa quella coscienza collettiva idonea a costruire un futuro che faccia tesoro del meglio del passato”.
Il Presidente del Caffè Quasimodo, Domenico Pisana, ha invece rimarcato il concetto dell’identità nella dimensione “antropologico-culturale”, evidenziando come il testo di Corrado Monaca , che raccoglie gli interventi relativi alla rievocazione di memorie storiche contenute nel libro di Gina Capasso “Storie della mia terra”, tra i quali quelli di Natalino Amodeo, Neria De Giovanni, Francesco Fronte, Grazia Dormiente, Francesco Monaca, Innocenzo Leontini, ha sicuramente il pregio di lasciare una “testimonianza storica della collettività ispicese” riscrivendo pagine interessanti della storia di Ispica e facendo risuonare e riecheggiare testimonianze di suoi figli illustri, vicende e accadimenti che rappresentano la “vita della memoria”.
Se Gina Capasso – ha proseguito Pisana – nelle sue “Storie della mia terra” “ripercorre la strada della sua fanciullezza, avvolge nei filmati della sua memoria persone varie nonché accadimenti che ne hanno segnato la vita, Corrado Monaca con i suoi ‘Brani d’identità’ è come se volesse ulteriormente dare ai ricordi della Capasso un significato estensivo e di declinazione sul recente passato: Monaca, in sostanza, con questi atti e testimonianze della collettività ispicese vuole estendere la memoria della Capasso alla sua più recente e rafforzare in tal modo il peso di accadimenti che hanno avuto un valore importante per la città di Ispica”.

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