L’EX CONVENTO DI SANTA MARIA DEL GESU’ A RAGUSA SEMPRE DEL DEGRADO, MARINO: “PORRO’ LA QUESTIONE CON DECISIONE IN SENO AL CONSIGLIO COMUNALE”

Convento di Santa Maria del Gesù foto Pavone

Ho raccolto, sui social, l’appello lanciato dallo studioso Daniele Pavone circa lo stato di degrado in cui versa l’ex convento di Santa Maria del Gesù a Ragusa, uno dei monumenti che ha permesso a Ragusa di entrare a fare parte del sito Unesco delle città tardo barocche. E lo rilancerò in Consiglio comunale anche perché, per quel che ricordo, si tratta di un argomento che sta particolarmente a cuore al presidente del nostro civico consesso, Giovanni Iacono.

E però, a distanza di un anno, nulla è cambiato. Anzi, se possibile, visto che abbastanza tempo è trascorso, il quadro complessivo risulta peggiorato”. E’ la denuncia che arriva dalla consigliera comunale del movimento Insieme, Elisa Marino, che si chiede “come mai l’Amministrazione Piccitto non abbia sentito la necessità di interagire in modo pressante con la Soprintendenza per arrivare a una soluzione accettabile. Più passa il tempo, infatti – continua – più il degrado è destinato ad aumentare. E chissà quando mai potrà essere recuperato. Sappiamo che le disponibilità economiche del Comune non sono più quelle di un tempo ma qui, a quanto pare, è una questione prettamente burocratica. Senza che si sia fatto nulla, in maniera concreta, per muovere un passo nella direzione auspicata. Anche altri studiosi, prima di Pavone, si sono lamentati dello stato di lassismo in cui il sito Unesco, quindi potenzialmente un luogo che dovrebbe esercitare una certa attrazione nei confronti dei visitatori, è stato lasciato. La situazione degenererà in maniera forte se non si interviene con decisione. Ma chi deve farlo? Ecco perché porrò la questione in seno al Consiglio comunale convinta come sono che i beni architettonici di casa nostra non possono essere lasciati in questo stato e che la città debba essere informata sul perché, dopo anni, ancora non è stato avviato un minimo intervento di recupero nonostante lo stesso sembra fosse stato programmato da tempo”.

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