BAGNI PUBBLICI DEL LUNGOMARE A MARINA DI RAGUSA CHIUSI DA OTTOBRE, LAPORTA: “HO INVITATO I CITTADINI A ESPLETARE I PROPRI BISOGNI IN PIAZZA”

I bagni pubblici del lungomare Andrea Doria

“Non c’è peggio di un’Amministrazione che non vuole sentire. Soprattutto quando si tratta di necessità prioritarie. Perché i bagni pubblici del lungomare Andrea Doria a Marina di Ragusa continuano a rimanere chiusi? A questo punto, non mi è rimasto altro da fare se non invitare, provocatoriamente, le numerose persone che ogni giorno mi chiedono conto e ragione su questa vicenda ad espletare i propri bisogni in piazza Duca degli Abruzzi, all’aperto. Forse solo così la Giunta municipale si renderà conto di quanto sia importante risolvere questo nodo”.

E’ il tenore della comunicazione che, durante l’ultima seduta ispettiva del Consiglio comunale, il consigliere Angelo Laporta, del movimento Insieme, ha inoltrato all’indirizzo dell’assessore ai Servizi sociali, Salvatore Martorana, e dell’assessore responsabile della struttura, Salvatore Corallo. “L’assessore Martorana c’entra – spiega Laporta – perché dovrebbero essere gli indigenti a occuparsi della gestione del sito. E invece cosa succede? Abbiamo bagni nuovi, frutto di una battaglia politica portata avanti negli anni scorsi, e ci permettiamo di tenerli chiusi, facendoli degradare con il trascorrere del tempo e non curandoli completamente. Come se non bastasse, l’Amministrazione comunale ha l’ardire di annunciare che collocherà dei bagni autopulenti in giro per Marina. Ma che senso ha? Gli autopulenti ci vorranno pure ma prima occupiamoci di ripristinare e di rendere funzionali quelli esistenti. Oltre a quelli del lungomare Andrea Doria, anche gli altri bagni di via Caboto il cui recupero è rimasto lettera morta. Ma è così difficile trovare una soluzione? Oppure davvero di Marina di Ragusa il Comune non vuole minimamente occuparsi durante la stagione invernale? Io non abbasso la guardia. Ogni giorno solleciterò l’Amministrazione per fare in modo che le istanze dei cittadini marinensi, e non solo, possano essere finalmente prese in considerazione a riguardo”.

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