“CASO CAMPO” A RAGUSA, LA DENUNCIA DEL PRESIDENTE ELISA MARINO

Elisa Marino

Le ultime sedute della commissione Trasparenza a Ragusa non erano state certo fatte per assolvere o per condannare la Campo. L’obiettivo della relazione finale, oltre ad illustrare i fatti rispetto agli elementi raccolti, è quello di fare emergere eventuali anomalie tecniche concernenti la predisposizione dei bandi piuttosto che l’operato di alcuni dirigenti e funzionari. La commissione Trasparenza non può permettersi di fare politica come,

invece, intendono fare i consiglieri della maggioranza a Cinque Stelle che hanno diffuso i contenuti di una controrelazione che, a quanto pare, mira a riabilitare completamente l’ex assessore per concretizzarne il reintegro in Giunta”. Lo dice la presidente della commissione Trasparenza, Elisa Marino, secondo cui si stanno portando a compimento delle scelte che “rischiano di animare una deriva pericolosa rispetto al concetto di democrazia che dovrebbe essere il punto di riferimento di ogni eletto di palazzo dell’Aquila. E invece – aggiunge la Marino – con un colpo di mano censurabile, si vuole sostituire la relazione che avevo predisposto con un’altra che, di fatto, “benedice” la Campo. Insomma, sembra proprio che, a questo punto, la commissione sarà strumentalizzata, diventando a uso e consumo dei consiglieri Cinque Stelle. E’ opportuno precisare che la controrelazione non è stata ancora ufficialmente presentata in seduta ma i contenuti sono già stati diffusi alla stampa come se ci fosse una strana fretta di raggiungere l’obiettivo. Naturalmente, come presidente della commissione Trasparenza, non intendo scendere nel merito politico della questione, ma non posso fare a meno di sottolineare che questa forzatura nulla ha a che vedere con la favorevole conclusione di un percorso nel corso del quale erano stati auditi i soggetti interessati. Sono davvero indignata per quanto accaduto. La commissione Trasparenza, anche per il contributo che ha fornito, non merita di essere calpestata sotto i piedi in questo modo. Qualcuno dovrà assumersene le responsabilità. A questo punto dinanzi a tutti i cittadini”. La Marino, inoltre, precisa: “Mi chiedo, altresì, che senso abbia che la controrelazione approdi in seduta visto che, con i loro voti, per ottenere i quali hanno stravolto pure lo statuto, i consiglieri di maggioranza faranno passare tutto ciò che loro aggrada. Ciò non toglie che anche la relazione della sottoscritta sarà trasmessa agli organi competenti, a cominciare dal prefetto, affinché se ne possano trarre le eventuali conseguenze”.

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