Il presidente del consiglio comunale di Modica, Roberto Garaffa, interviene sulla questione Royalties e chiede a Giovanni Iacono di ritirare le dimissioni

roberto garaffa

Il presidente del consiglio comunale di Modica, Roberto Garaffa, interviene sulla questione delle royalties per due motivi: in primo luogo per la grande stima nei confronti di Giovanni Iacono, presidente del Consiglio comunale di Ragusa e, secondo motivo, per la possibile ridistribuzione delle Royalties sui territori della ex Provincia di Ragusa.

Premetto, dichiara Garaffa,  che il Presidente Giovanni Iacono abbia fatto un errore di valutazione in merito alla difesa ad oltranza delle royalties derivanti dall’estrazione del petrolio nel territorio di Ragusa, visto che solo il 30% andrebbe distribuito alle città della “ex” Provincia di Ragusa. Un errore anche in considerazione del fatto che si tratterebbe di risorse importanti ma non lontanamente comparabili con le enormi risorse (2,5 miliardi circa, duplicabili attingendo al PON e ai finanziamenti diretti UE) che, da qui a qualche mese, saranno disponibili con il Piano di Sviluppo Regionale “PSR” 14/20 dell’UE.
Ritengo, con certezza, che il Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, Giovanni Iacono, sia un uomo di grande rigore morale con un innato rispetto per le istituzioni. Per questo motivo, dichiara Garaffa, faccio un appello affinché ritiri le dimissioni attualmente “congelate” e ritorni ad essere, oltre che il legittimo Presidente del Consiglio di Ragusa, uno degli uomini trainanti nella difficile difesa e nel doveroso rilancio economico, sociale e culturale del nostro territorio. Tanto più che nella nostra Provincia è fondamentale che ci sia condivisione delle politiche territoriali per risultare SEMPRE UNITA e COESA e capace di sfruttare al meglio questa opportunità storica, per rilanciare la nostra economia e per dare respiro ad imprese e famiglie in gravissima difficoltà.
A tal proposito, auspico che nel minor tempo possibile, il Sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, oltre a convincere Iacono a non dimettersi, convochi anche un incontro fra sindaci e presidenti della nostra Provincia (o Libero Consorzio, la sostanza non cambia), per trattare di tutte le problematiche sovracomunali e delle straordinarie opportunità che, ricordo a me stesso, necessitano piena sinergia e di una politica comune e condivisa.

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