La polizia di Modica indaga: minori adescati sul web

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Troppo strane le richieste, le domande curiose, i consigli medici che arrivavano da quel profilo Facebook di donna. Troppo strane al punto che due mamme modicane, per episodi accaduti separatamente, hanno varcato il portone del Commissariato della Polizia di Stato di Modica raccontando

ogni particolare alla dirigente Maria Antonietta Malandrino. Assoluto riserbo sulle indagini che i poliziotti hanno avviato informando di ogni cosa l’autorità giudiziaria. Le due mamme, in momenti diversi, hanno raccontato di essere state contattate su Facebook da un profilo di una donna che, fra domande varie, avrebbe voluto sapere particolari della sfera sessuale dei figlioletti. In alcuni momenti avrebbe anche suggerito di ricorrere a visite specialistiche, presso un sessuologo, per capire meglio l’intimità dei bimbi. Troppi fatti strani in quei colloqui virtuali via facebook, troppe richieste equivoche hanno messo in allarme le mamme. Nel pieno timore di poter vedere i bimbi coinvolti in episodi pericolosi, le due mamme si sono rivolte alla Polizia. Ora si indaga per accertare chi si cela dietro quel profilo Facebook di donna. E si lancia l’appello, ai frequentatori del web, di prestare attenzione alle richieste di amicizia virtuale e di denunciare se si dovessero registrare episodi analoghi.

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