I PICCOLI OSPEDALI DA TUTELARE, LO DICE LA RETE OSPEDALIERA REGIONALE. L’APPELLO DELL’ON. ORAZIO RAGUSA

orazio ragusa foto

La tutela dei piccoli ospedali, così come previsto dalla rete ospedaliera regionale, al contrario, invece, di quanto pianificato nell’atto aziendale redatto dall’Asp di Ragusa, presuppone uno sforzo ulteriore complessivo della politica locale e delle associazioni sindacali. Perché non è possibile che passi questa linea in assoluta contrapposizione con quanto, invece, era stato più saggiamente, una volta tanto, deciso a Palermo”. E’ l’on. Orazio Ragusa a sottolinearlo chiarendo che queste esperienze,

quelle, cioè, dei piccoli ospedali, in grado di garantire standard di efficienza comunque apprezzabili, sono state messe in crisi dal nuovo piano aziendale. “Qualcuno, addirittura, adesso – aggiunge l’on. Ragusa – pensa di chiudere anche i Pronto soccorso di questi piccoli ospedali. Ma riteniamo che sia necessario rimettersi agli indirizzi della legge regionale sul riordino ospedaliero in Sicilia, per fare in modo che, su scala territoriale, queste esperienze continuino ad esplicitare i loro effetti positivi all’indirizzo dell’utenza. Non dobbiamo mai perdere di vista che il primo obiettivo della Sanità deve essere quello, realizzando per quanto possibile delle economie di scala, della tutela e della migliore assistenza della salute dei cittadini. E non a caso la rete ospedaliera siciliana, con l’approvazione di qualche mese fa, aveva puntato l’attenzione su questo aspetto. E’ fin troppo evidente che se tutto ciò non si potrà concretizzare, a causa della politica sanitaria adottata dall’Asp di Ragusa, la collettività iblea perderebbe l’opportunità di potere contare su strumenti di cura e di assistenza adeguati e richiesti dalla popolazione. Vorremmo pertanto comprendere qual è la reale politica sanitaria dei vertici dell’Asp non dimenticando che ci sono ancora numerose questioni aperte e che meritano di essere risolte dalle liste d’attesa, i cui tempi di prolungamento sono insopportabili, al mancato miglioramento dell’erogazione dei servizi che i cittadini della provincia di Ragusa stanno attendendo con ansia”. L’on. Ragusa rivolge dunque un appello ai rappresentanti istituzionali e politici dell’area iblea, oltre ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di categoria. “E’ necessario a questo punto – prosegue – esprimersi su quali siano le posizioni di ogni soggetto portatore di interessi collettivi sulla sopravvivenza dei piccoli ospedali, cosa da noi auspicata, in modo tale che i cittadini possano avere il diritto alla chiarezza, evitando così che posizioni a volte contrastanti ed incompatibili fra loro, producano smantellamenti progressivi delle strutture esistenti e incertezze tra gli operatori sanitari e gli utenti stessi”

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