Modica, L’attentato all’economia agricola siciliana per mano del PD

Crisi agricola protesta a Ragusa

Alla luce dell’ignobile scelta con la quale il Parlamento Europeo ha mortificato, ulteriormente, i coltivatori e i produttori di olio d’oliva nostrani dando il via libera all’ingresso di 35 mila tonnellate di olio proveniente dalla Tunisia e alla luce degli incontri tenuti in alcune città della provincia nelle scorse settimane sulla crisi del settore agricolo, anche il Comune di Modica ha deciso di aderire all protesta di lunedi 14 marzo a supporto di tutto il comparto agricolo.

Interviene il sindaco Abbate: “L’adesione del Comune di Modica a questa protesta era il minimo che potessimo fare. E’ un omicidio premeditato quello che stanno facendo a Bruxelles. La vittima è la nostra economia agricola. L’ulteriore ingresso di 35 mila tonnellate, che segue quello delle arance marocchine, avrà un effetto devastante sull’economia di una zona, come la nostra, a forte vocazione agricola. Il mercato del nostro pregiato olio d’oliva sarà messo in breve tempo in ginocchio, non potendo competere con i prezzi bassissimi del prodotto tunisino il quale, partendo da un costo del lavoro già basso e dal mancato rispetto di norme igienico-sanitarie, avrà inoltre enormi agevolazioni fiscali. Questa decisione del Parlamento Europeo, che ha avuto il consenso del PD, favorisce la concorrenza sleale a discapito dei nostri produttori. Se questa è l’Europa allora non abbiamo bisogno di loro. Non abbiamo bisogno di un PD che vota contro il suo stesso Paese. Non abbiamo bisogno di arance marocchine di provenienza dubbia vendute a due lire. Non abbiamo bisogno della finta solidarietà internazionale di chi ci vuole far credere che il provvedimento dell’olio non porterà vantaggi al Premier tunisino, il maggiore produttore di olio d’oliva del Nord-Africa, ma all’intero Paese maghrebino. Attraverso l’Anci e insieme agli altri sindaci della fascia trasformata, con i quali ci siamo incontrati ultimamente a Vittoria, siamo in dovere di intraprendere tutte le iniziative necessarie a far valere i nostri diritti, a tenere ancora in vita la nostra economia”.

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