A propostito del Tribunale di Modica. “SORDI E CIECHI. Cosa non si fa per….campanilismo”!

carmelo scarso

L’art. 10 (Clausola di invarianza) del D.Lgs. 7 Settembre 2012 n. 155, dettato in tema di riforma della geografia giudiziaria, ergo di soppressione dei cosiddetti Tribunali Minori, così recita: “Dal presente provvedimento non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. All’attuazione si provvede nell’ambito delle risorse umane strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente”.

Siamo rimasti inascoltati quando abbiamo denunciato alla pubblica opinione e agli uffici competenti che la riforma, lungi dal fare risparmiare risorse finanziarie, avrebbe portato all’appesantimento delle spese e dei costi gestionali dell’apparato giurisdizionale.
Siamo stati tacciati di campanilismo quando abbiamo calato le profetiche previsioni nella realtà del contesto giudiziario del Tribunale di Ragusa, che per la riforma ha accorpato, con lungimiranza pari all’assoluto vuoto mentale, il Tribunale di Modica.
A Ragusa le hanno tentate tutte pur di non dare ragione ai fatti, adattando l’inadattabile strutturalmente. Si sono approntati nuovi locali con nuovi, pertanto, oneri (Palazzo INA, primo piano). Si sono approntati ancora, con nuovi oneri, altri locali, mai utilizzati perché non hanno ricevuto il nulla osta della agibilità per gli uffici giudiziari che avrebbero dovuto accogliere (Palazzo INA, secondo piano). Hanno voluto continuare l’attività giudiziaria in immobili in spregio dei più elementari principi di antisismicità in zona “rossa” conclamata (pericolosissima, addirittura in attesa ciclica del “big one”); nonché dei più elementari principi in tema di tutela della salute e di sicurezza dei lavoratori addetti alla struttura giudiziaria e degli utenti della giustizia..
Tutto ciò, però, non è servito a nulla: i problemi, gravissimi, permangono.
E allora, cosa escogitano nel silenzio di oscure stanze, tipico di chi non vuol fare vedere e sentire? Udite, Udite: l’acquisto di un costoso immobile nel centro di Ragusa da destinare ad uffici giudiziari. Con buona pace della pigra opinione pubblica, la quale dimentica di essere anche contribuente, e con sollazzo di chi, in periodo nero di congiuntura e di crisi edilizia, riesce a piazzare un colpo di vendita immobiliare che, come sempre, sarà consacrato con la sempre generosa munificenza della finanza pubblica.
Ah, dimenticavo. I nuovi (si fa per dire) locali devono essere naturalmente adeguati alle funzioni giudiziarie. Con ulteriori spese e costi.
Godi opinione pubblica e contribuente!

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