“Continuo a subire ingiustizie nonostante la mia assoluzione”. Lettera al direttore

lettera

E’ passato un anno da quando ho pubblicato la lettera aperta indirizzata al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia, al Ministro della difesa, al Ministro degli Interni, al Prefetto di Ragusa e al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri di Roma

e non ho avuto riscontri. Anzi tale lettera aperta, battezzata come “esposto”, l’ho trovata archiviata all’interno del fascicolo aperto a nome di una ex parte offesa da me denunciata per falsa testimonianza per la quale è stata avanzata richiesta di archiviazione e nel corpo della stessa leggo “ che, alla luce del suo complesso tenore, l’esposto presentato da Iemmolo Giuseppe, non appare di contenuto calunnioso ” e, si aggiunge, in conclusione, “dovendosi ritenere che la denunciante intese portare a conoscenza dell’autorità competente quello che – dal suo punto di vista – riteneva essere un comportamento censurabile ( e che peraltro coinvolgeva i suoi interessi) posto in essere da Iemmolo, quale direttore della Banca Popolare” tutto questo nonostante, a dibattimento, siano stati depositati i documenti e sia stata dimostrata la falsità delle dichiarazioni rese dalla teste sotto giuramento. In questo anno ho depositato un’ altra denuncia, sempre per falsa testimonianza, contro altre tre ex parti offese. Anche per questa in data 11.03.2016 mi è stata notificata la richiesta di archiviazione e nelle motivazioni ho trovato scritto che una delle ex parti offese “ non colloca con esattezza nel tempo tale episodio, dichiarando espressamente, al contrario, di fare confusione con riferimento alla data” dopo che il soggetto, sempre a dibattimento, ha perfino ricordato l’ora e i minuti di esecuzione dell’operazione bancaria stessa dopo aver indicato il mese ed il giorno oltre la composizione del versamento stesso, e, in tutta la sua vita bancaria, non esiste altra operazione eseguita a quell’orario e con tutte le caratteristiche descritte sotto giuramento. Sempre nella stessa richiesta di archiviazione leggo che la ex parte offesa nel riferire in dibattimento sull’episodio e l’operazione bancaria reale “ abbia necessariamente confuso i due episodi ” quando l’operazione è una ed una sola. Con riferimento alla deposizione di un’altra ex parte offesa leggo “ che dalla deposizione stessa non è dato ricavare elementi per collocare esattamente nel tempo il presunto incontro tra il sottoscritto e il dichiarante ” ma il soggetto durante la stessa udienza dice di avermi personalmente conosciuto un anno doporispetto al fatto riferito e non esiste alcuna operazione bancaria in quell’arco di tempo. Per dovere di cronaca un’altra mia denuncia contro le ex parti offese, presentata antecedentemente, è stata archiviata perché i reati sono prescritti ( calunnia, minaccia e tentata estorsione ). Sono stato assolto per non aver commesso il fatto. Mi chiedo, allora, come ha fatto il Direttore Generale della Banca Agricola Popolare di Ragusa, Inghilterra, a dichiarare il 03.06.2011, pubblicato il 04.06.2011, che “Ci troviamo oggi al cospetto di un caso singolo ed isolato che coinvolge la responsabilità di una sola persona”. “ Abbiamo in animo di emanare un provvedimento disciplinare verso il dipendente coinvolto con oggetto la sua immediata sospensione dal servizio. Per il resto attenderemo lo sviluppo della vicenda giudiziaria.” Ad oggi nulla è stato ripristinato. Mi chiedo anche quali sono le informazioni in possesso del giornalista Antonio Di Raimondo e che lo autorizzano a scrivere il 25.11.2011:“Rinvio a giudizio per i fratelli fruttivendoli Salvatore e Giorgio Civello, di 65 e 57 anni, il secondo incensurato, nonché per il direttore di banca Giuseppe Iemmolo. Il terzetto deve rispondere di usura aggravata, minacce ed estorsione aggravata in concorso”. In barba a quanto sancito nella carta costituzionale non solo vengono emesse subito le sentenze ma peggio ancora vengono appioppati reati mai commessi e da me combattuti con tutte le mie forze. Mi permetto di fare un ragionamento semplice: visto che non ho commesso il fatto allora qualcunoha mentito e se ha mentito perché non viene rinviato a giudizio d’ufficio per il reato specifico? Come è possibile che tutte e tre le mie denunce contro le ex parti offese ricevono, in prima battuta, lo stesso trattamento? E poi visto che il mio “esposto” “non appare di contenuto calunnioso” allora significa che un contenuto di verità lo possiede. Se ha un contenuto di verità perché, ad oggi, non ho ricevuto alcun riscontro e, viceversa, trovo che il fascicolo aperto contro ignoti, a seguito di detto mio “esposto”, è stato unificato al fascicolo aperto contro una ex parte civile da me denunciata,con archiviazione al suo interno? Tante cose mi passano per la mente ma non riesco ad esternarle. Forse è meglio così. Aspettiamo.

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