Sono 600 circa i laboratori di analisi e gli specialisti siciliani convenzionati che da domani chiedranno ad oltranza per protestare contro i tagli imposti dalla Regione nell’ultimo biennio. L’indicazione del budget del 2015, avvenuta lo scorso 9 febbraio ha fatto indispettire definitivamente la categoria dato che già le prestazioni del 2015 erano state realizzate e fatturate.
Nella sostanza si contesta che la Regione ha retroattivamente imposto un taglio dell’1%, calcolato sulle somme liquidate ai laboratori nel 2014. Inoltre nei budget del 2014 sono stati inclusi degli incassi frutto di ricette che normalmente erano considerati extra: dunque, aumentando così il fatturato anche la percentuale dell’1% da tagliare risulta superiore.
Gli utenti che avranno bisogno di esami e visite specialistiche nei prossimi giorni dovranno rivolgersi agli ospedali pubblici.
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