IMBARAZZANTE GESTIONE DELLA SITUAZIONE INTERNA AL CONSIGLIO COMUNALE DI RAGUSA DA PARTE DEI “5 STELLE”, MARINO: “L’ATTIVITA’ E’ BLOCCATA DA MESI. SI PROCEDE A SINGHIOZZO”

Il presidente della commissione Elisa Marino

“Siamo alla farsa. Non è più possibile andare avanti in questo modo. Non può essere l’opposizione a tenere il bordone a questa maggioranza che si sta distinguendo per inettitudine e incapacità politica”. E’ la denuncia che arriva dal capogruppo del movimento Insieme, Elisa Marino, dopo il nulla di fatto, l’ennesimo, di ieri sera a palazzo dell’Aquila durante la seduta del Consiglio comunale di Ragusa che era stata riconvocata per rimediare ai passi falsi delle sere precedenti.

“Purtroppo, anche questa volta – afferma Marino – è mancata una buona parte della componente grillina. Come a volere sottolineare che i problemi interni alla maggioranza sono tutt’altro che risolti. Anzi, se possibile, si sono acuiti. E fino a un certo punto tutto questo ci interesserebbe. Se non fosse che tale inattività si ripercuote, in maniera grave, sulla gestione di aspetti di fondamentale importanza per la vita cittadina. E che non possono essere più rimandati. La città sappia che l’incapacità politica grillina rischia di precipitarci verso un baratro senza precedenti. E la cosa che più stupisce, dopo che da mesi va avanti questa storia, è che il sindaco Federico Piccitto non solo non si presenta in aula, per rendersi conto dal vivo di come vanno le cose, ma non riesce a cavare un ragno dal buco per risolvere sul piano politico una diatriba in seno al movimento pentastellato, e che riguarda anche l’alleanza con il movimento Partecipiamo. Tutto ciò non sembra promettere alcunché di buono. Insomma, se finora il civico consesso ha subito una situazione a dir poco kafkiana, il futuro non si preannuncia per niente differente. Anzi, se possibile, ancora più problematico”. Marino aggiunge: “Ci troviamo in una fase di stagnazione politica molto preoccupante. L’opposizione osserva, è presente in aula ma certo non può assumersi responsabilità che appartengono solo ed esclusivamente a chi governa questa città. Insomma, la tanto ventilata rivoluzione grillina si è in realtà trasformata in una involuzione dal retrogusto amaro”.

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