La fontana “Cellini” di Piazza Rizzone a Modica. Uno “scempio” nel centro storico. Che orrore!!!

piazza corrado rizzone

Modica è stato da sempre riconosciuta tra le migliori destinazioni di “borghi” del sud Italia. Uno spettacolare intreccio arte, monumenti, straordinari palazzi antichi che non possono non affascinare e incantare per la sua incredibile bellezza che la “capitale della Contea” offre a quanti vengono a visitarla. Ma come tutte le cose belle che non possono che inorgoglire che ci vive c’è sempre qualcosa che purtroppo va a cozzare con quel panorama straordinario che offre il centro storico. La fontana dello stretto, quella, che a guardarla fa venire i brividi, un vero pugno in un occhio.

Da anni i cittadini Modicani, ma anche forestieri innamorati della città, si chiedono come è stato possibile procurare tale scempio, con quella fontana che nulla a che fare con lo stile di questa bellissima Città. Ci si chiede, e credetemi siamo in molti a chiedercelo, chi ha permesso tutto questo, di sicuro non i cittadini. Questo possiamo affermarlo grazie alla testimonianza di diverse persone che hanno raccontato la storia della famosa fontana del progresso. Infatti ai tempi della progettazione della fontana, tante altre proposte sono state presentate, magari progetti più conformi al centro storico e magari più economici che avrebbero abbellito sicuramente meglio la Città anziché rappresentarla, come è stata da molti identificata, una sorte di discarica. Un progetto era stato creato da alcuni artigiani modicani proponeva una fontana interamente in pietra Modicana scolpita a mano dagli stessi. Nella pietra sarebbe stata ripresa l’arte Barocca del centro storico e invece no, bisogna puntare più in alto, tecnici universitari, sapienti professori, in barba ai nostri artigiani che sicuramente avrebbero realizzato qualcosa di unico e di prezioso e non una fontana con annesse panchine (orribili) in alluminio, così qualcuno si inebria tra i fumi inquinanti delle automobili. Gran bella idea! Ma possibile che i modicani se ne siano infischiati della propria città e non hanno usato il pugno di ferro per fermare scempi come questo. Purtroppo saremo costretti a goderci questo ammasso di “cemento” e bracciale a forma rotondeggiante e le sue famose panchine in alluminio. Chissà magari diventeremo famosi oltre che per la bellezza della Città, per il cioccolato e i prodotti di eccellenza che ci contraddistinguono, per questa fontana, che però nessuno ahimè, ha avuto mai parole di apprezzamento, forse perché, come oserebbe dire qualcuno, noi non ne capiamo nulla. La cosa che più mi rattrista e che nessuno ha il coraggio di un colpo di mano, vuoi perché bisognerebbe spiegare all’opinione pubblica e non solo, lo spreco di 350.000 euro, vuoi perché bisognerebbe riprogettare tutto. Quindi oltre al coraggio ci vorrebbero anche i soldini che in questo momento non mi pare che i comuni navigano col sereno, quindi, a conti fatti, l’obbrobrio c’è e ce lo dobbiamo tenere, a meno che qualcuno ci investa sopra e ci restituisca quello che c’è stato tolto: la fontana del progresso, tanto amata dai modicani. Non possiamo accettare questi scempi, come, a parte la fontana, quei palazzi che hanno deturpato il centro storico. Dobbiamo dire basta a tutto questo, magari adottando il sistema europeo, riqualificando il centro storico, anche se oramai quei brutti palazzi che dominano il cuore della Città, siamo costretti a tenerceli, ma solo perché siamo in Italia. Invece nei paesi Europei come Germania e Olanda, giusto per citarne qualcuno, avvengono ogni giorno questi lavori di riqualificazione dei centri storici, attraverso l’abbattendo dei palazzi costruiti irregolarmente. In Italia, invece, tutto è impossibile o quasi, considerato che si danno autorizzazioni a costruire, persino nelle riserve naturali, basti guardare la Marina di Modica-Sampieri, in una riserva naturale (cosi appariva qualche tempo fa in un cartello) nel giro di qualche anno dal nulla si è visto apparire un palazzo. Ecco perché bisogna confidare in noi stessi, ogni cittadino che notano irregolarità o comunque abusivismo contatti chi di competenza, se vuole anche la nostra redazione ce ne occuperemo personalmente informando chi di dovere.

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