VIDEO. Sbarco con cadavere a Pozzallo. Fermato presunto scafista: ha 21 anni

Sbarco

La Polizia a seguito di intense indagini iniziate ancor prima dello sbarco dei 358 migranti, ha individuato lo scafista a carico del quale sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte come conseguenza di altro delitto

di un giovane di 30 anni circa della Costa d’Avorio.

Lo scafista è stato identificato per Omar Balde, senegalese di 21 anni e tutt’ora sono in corso serrate indagini per raccogliere indizi di colpevolezza a carico degli altri scafisti dei gommoni soccorsi.

I migranti provenienti da diversi paesi del centro africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo nelle prime ore per essere visitati, identificati e subito dopo trasferiti in altri centri.

Grazie al rapporto di fiducia creato con i migranti è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza  carico dello scafista, anche in ordine alla morte come conseguenza di altro delitto.

Gravissime le testimonianze raccolte dagli investigatori in ordine alle condizioni disumane del trattenimento in Libia ed alle condizioni di viaggio affrontate sia per attraversare il deserto che quelle via mare.

I migranti hanno dichiarato che se lo scafista non avesse fatto salire tutte quelle persone a bordo il giovane si sarebbe salvato ed anche loro non avrebbero rischiato così tanto per raggiungere l’Europa.

Le indagini scientifiche del medico legale e della Polizia Scientifica hanno permesso di stabilire che il mirante è deceduto per asfissia, probabilmente a causa del sovraffollamento del gommone sul quale viaggiavano.

Avendo lo scafista assunto la responsabilità della vita dei migranti che viaggiavano con lui e traendo un profitto per il reato commesso, risponderà anche della morte del migrante, morto proprio in conseguenza del delitto del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

La Polizia dopo una pausa di poche ore, ha già ripreso le indagini per individuare gli scafisti degli altri gommoni soccorsi e giunti a Pozzallo insieme al migrante cadavere.

Fondamentale il rapporto di sinergia tra Polizia di Stato e Guardia Costiera sin da prima dell’approdo mediante lo scambio informativo ed il susseguente incontro negli uffici della Squadra Mobile di Ragusa presso il porto di Pozzallo.

 

httpv://www.youtube.com/watch?v=IhmhTSg5Bjw&feature=youtu.be

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