Condannati gli assassini di Niki Radicanu, rumeno di 38 anni, accusati anche di avere violentato la compagna della vittima, una 53enne anche lei della Romania. Il Gup del Tribunale di Ragusa, Giovanni Giampiccolo, ha inflitto 80 anni di carcere complessivi ai quattro assassini, tutti braccianti agricoli tunisini residenti a Vittoria, processati col rito abbreviato.
Maroune Tebra, Nizar Brahim, Anwari Tebra e Hamdi Boulkhobna dovranno scontare 20 anni di reclusione per omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo aggravata e sequestro di persona, il tutto avvenuto nelle campagne vittoriesi la notte del 26 aprile dello scorso anno. . Il pm Andrea Sodani aveva chiesto la condanna all’ergastolo per Maoroune Tebra e 30 anni per gli altri tre compagni, mentre la difesa aveva invocato la derubricazione da omicidio preterintenzionale. Il giudice ha concesso le attenuanti generiche. Tutto avvenne all’uscita dalla discoteca «Playa del Sol» a Scoglitti, lungo la provinciale Vittoria – Gela. I quattro tunisini furono fermati dalla polizia a qualche ora di distanza dall’omicidio e ognuno di loro ammise la colpa riferendo che all’uscita della discoteca, in stato di ebbrezza, avevano pensato di violentare la donna.
Nicu Radicanu cercò di difendere la compagna ma fu colpito più volte alla testa con una spranga. La violenza dei colpi fu tale da ammazzare il rumeno fracassandogli il cranio. Poi i quattro violentarono la donna a più riprese per circa 8 ore, in pratica tutta la notte. La compagna di Nicu Raidcanu fu lasciata in stato confusionale lungo la strada alle 7 del mattino. La donna, dopo essere ritornata a casa, si recò sul luogo dove il compagno era stato aggredito. Fu proprio grazie alla testimonianza della donna che gli inquirenti riuscirono a risalire ai responsabili che a meno di un anno del fatto sono stati condannati in primo grado. Tutto sarebbe stato commesso per puro divertimento, come emerso dalla confessione shock resa dal quartetto di delinquenti, una volta messo alle strette.