Ragusa Ibla. Emozionante e suggestiva la tradizionale “Scinnuta” di San Giorgio, Patrono della città di Ragusa

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E’ stata festa grande a Ragusa Ibla, domenica sera, nel meraviglioso capolavoro tardobarocco dell’architetto Rosario Gagliardi. Dopo la celebrazione di giubilo di Don Pietro Florida per la Resurrezione di nostro Signore,

è stata eseguita dai componenti dell’associazione “San Giorgio martire”, e dall’associazione portatori, la tradizionale “scinnuta” di San Giorgio e dell’Arca Santa. “Una tradizione secolare,-spiega il parroco Floridia,- che affonda le sue radici verso la fine del 1800, e che simboleggia il primo saluto che il Santo Cavaliere, glorioso Patrono di Ragusa, regala ai fedeli, in attesa che inizino i festeggiamenti esterni, che quest’anno si terranno il 3, 4 e 5 giugno. La traslazione dell’Arca Santa e della statua di San Giorgio, avviene attraverso dei sistemi secolari di argani molto efficienti e sicuri”. Scesa la statua del Santo Cavaliere, e, ancor prima l’Arca Santa, tra la grossa mole di fedeli, i portatori si sono fatti spazio per dar luogo ad uno spettacolo suggestivo ed emozionante che ha letteralmente incantato tutti, in particolare i bambini, alcuni dei quali sono stati iniziati alla tradizione, “aiutando” a portare l’Arca Santa, che è più leggera rispetto al Santo cavaliere. Presente anche Don Francesco Mallemi, fratello minore di Don Salvatore Mallemi, già sacerdote a Vittoria, che dirà la sua prima messa il 3 aprile proprio nel Duomo di San Giorgio. Mani innalzate al cielo, e al grido di “Truonu viva”, i portatori hanno fatto “ballare” il Santo Cavaliere a ritmo dell’organo maximum del Duomo, con andatura simile a quella del cavaliere in sella al proprio destriero, percorrendo tutto il corridoio della navata centrale fino alla porta che si affaccia sulla piazza per un saluto ai fedeli che non sono riusciti ad entrare dentro il tempio, e parte del transetto per innalzare il Patrono a Dio con la preghiera di intercessione per i fedeli.
Fermata la statua del Santo Cavaliere sul transetto, dopo svariate “abballariate”, con vibrante partecipazione dei fedeli, molti bambini hanno voluto fare il tradizionale scatto seduti sulla statua del loro amato San Giorgio.

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