FURTO DEVASTANTE ALLA ZONA INDUSTRIALE DI RAGUSA, IL PARCO COMMERCIALE “ISOLE IBLEE” CHIEDE UN INCONTRO URGENTE AL PREFETTO

Furto zona industriale

Continuano a ripetersi, con periodicità purtroppo disarmante, i furti alla zona industriale di Ragusa. Questa volta, ad essere preso di mira uno store di apparecchiature elettroniche ed elettrodomestici che insiste nella prima fase della zona industriale. I ladri, indisturbati, hanno agito intorno all’1,30 nella notte tra mercoledì e giovedì facendo man bassa degli oggetti più preziosi. Si stimano danni che si aggirano intorno ai centomila euro. “E’ davvero spiacevole, oltre che farci indignare,

e parecchio – dice il presidente del Parco commerciale “Isole Iblee”, Gianni Corallo, che da tempo lancia allarmi, assieme al cda, in questa direzione – commentare l’ennesimo furto ai danni di un’azienda della zona industriale della nostra città. Purtroppo, avevamo detto che la situazione non era affatto tranquilla, avevamo sollecitato e richiesto interventi specifici. I risultati, purtroppo, stentano ad arrivare. Non mettiamo minimamente in discussione l’operato delle forze dell’ordine che fanno il possibile. Ma quella che stiamo registrando è una situazione straordinaria. Mai, in precedenza, a Ragusa, si erano registrati picchi di criminalità del genere. Per cui sarebbe opportuno predisporre delle misure straordinarie. Abbiamo sollecitato, inviando un telegramma, anche il prefetto Maria Carmela Librizzi, che sappiamo essere persona molto sensibile in ordine a queste problematiche, e speriamo che qualcuno prenda a cuore, davvero, la situazione. Le imprese, oltre a doversi confrontare quotidianamente con i morsi della crisi, devono fronteggiare pure questi disastri. E non è detto che poi, da un simile danno, ce la facciano a riprendersi. Con tutti i problemi, anche a sfondo sociale, visto che in ogni azienda lavorano decine di famiglie, che ciò può comportare. Fondamentale anche il supporto che potrà arrivare con la telesorveglianza attivata dall’Irsap. Speriamo davvero che il fenomeno possa essere monitorato, tenuto sotto controllo e, sarebbe auspicabile, completamente estirpato”.

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