Disagi al “Maggiore” di Modica. Abbate e Minardo incontrano vertici Asp

ospedale maggiore nuova ala

Il parlamentare nazionale Nino Minardo ed il Sindaco di Modica Ignazio Abbate hanno incontrato i vertici dell’Asp 7 Ragusa; un faccia a faccia con il direttore generale, Maurizio Aricò, il direttore sanitario aziendale ed il direttore amministrativo, rispettivamente Pino Drago ed Elvira Amata ed il direttore sanitario dell’ospedale Maggiore, Piero Bonomo, per chiarire i tanti aspetti critici che riguardano la sanità iblea. Puntata l’attenzione sul nosocomio modicano con riferimento al pronto soccorso e agli innumerevoli disagi

che lo stanno caratterizzando in questi mesi. “Abbiamo inteso sottolineare, dichiarano Minardo e Abbate, che bisogna spendersi immediatamente, senza perdere tempo per dare soluzione alle problematiche del presidio di emergenza-urgenza”. La crisi del pronto soccorso infatti si fonda su due aspetti basilari: l’abuso del ricorso all’emergenza e l’incapacità di risposta al bisogno di emergenza. Si deve lavorare, perciò, su questi fronti: affrontare l’emergenza con un piano di ristrutturazione generale che inizi dal primo momento che caratterizza l’emergenza, ovvero la richiesta di aiuto dell’utente e quindi l’assistenza in ospedale che deve essere puntale ed immediata. La mancanza di effettiva organizzazione del pronto soccorso fa emergere tutte le criticità e la continua emergenza che si vivono quotidianamente nel presidio. “Per tale ragione – dicono i due esponenti politici – abbiamo sollecitato per l’indizione dei concorsi per il personale medico, infermieristico e ausiliario”. Già da stamattina, come comunicato poco fa all’on. Minardo, il numero degli ausiliari sarà potenziato. Chiesto inoltre lo snellimento nelle procedure che vanno dall’accettazione all’eventuale ricovero in reparto. L’’occasione è stata utile quindi per prendere precisi impegni da rispettare nel breve periodo: assunzione straordinaria di personale: in primis medici ed infermieri, figure tecniche (Tecnici di radiologia e laboratorio analisi) e personale ausiliario; potenziamento del pronto soccorso anche in relazione all’acquisto urgente di piccole attrezzature necessarie per migliorare la qualità dei servizi d’urgenza (barelle, carrozzine etc.), risolvere l’emergenza della radiologia dovuta alle Tac che sono perennemente guaste. Sulle sale operatorie, ancora chiuse perché in ristrutturazione da oltre un anno, si è chiesto un celere intervento per sbloccare questo stato di cose oramai inaccettabile che crea enormi disagi ai medici che devono lavorare con la disponibilità minima dei blocchi operatori. Non si può più assistere a questo stato di cose in un ospedale che deve rappresentare il fiore all’occhiello della sanità nel comprensorio che serve un bacino di oltre 250 mila persone. Si è chiesta inoltre la presenza settimanale di uno dei vertici dell’azienda ospedaliera al fine di recepire i vari problemi direttamente dagli operatori. Infine il sindaco Abbate ha chiesto informazioni sull’iter dei trasferimenti di alcuni reparti presso il nosocomio modicano, come stabilito dalla riforma sanitaria già approvata poche settimane fa.

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